Dieci canzoni in mostra per ricordare Lucio Dalla a Bologna, e forse poi a XNL

E’ stata inaugurata la mostra “A volte basta una canzone” di Antonio Cotecchia: 10 canzoni in mostra di Lucio Dalla, nel decennale della scomparsa del grande cantautore. L’esposizione, sostenuta dall’Assemblea generale dell’Emilia Romagna, proseguirà fino al 15 marzo negli spazi espositivi dell’assemblea, aperti fino alle ore 20 (in viale Aldo Moro, 50).
A guidare i visitatori nel percorso che riporta ai dipinti “Henna”, “Piazza Grande”, “Come è profondo il mare” e “Futura”, tra le dieci opere cromatiche di Cotecchia – che, tra l’altro, in “Felicità” traccia un particolarissimo profilo di Dalla, che racchiude in una guancia l’umanità della quale Lucio ha meravigliosamente cantato i sentimenti e le  emozioni – c’è anche un bellissimo catalogo, introdotto da Debora Malaponti e con un testo critico di Tiziana Chiappelli, ricercatrice ed esperta in diritti umani. Ma soprattutto, c’è l’ascolto delle canzoni stesse di Lucio, che accompagnano il visitatore attraverso cuffiette messe disposizione. Non a caso, scrive Malaponti, “a volte basta una canzone è un atto di restituzione delle emozioni vissute dall’artista durante il suo personale viaggio tra le note e la poesia di Lucio Dalla: ogni tela svela i primi accordi di una canzone che lo spettatore può comporre secondo il proprio vissuto e la propria sensibilità”.

Antonio Cotecchia, nato a Salerno nel 1971, è sia pittore che street artist e ringrazia, tra coloro che hanno reso possibile il suo omaggio a Lucio Dalla, Katia Tarasconi per la sua sensibilità e la presidente Emma Petitti (con lui nell’immagine sopra).
Lo stile internazionale di Cotecchia si coglie appieno anche solo a un primo colpo d’occhio, ma un curioso aspetto che lega questo artista – formatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera laureandosi in pittura – alla nostra città è il fatto di aver realizzato la sua prima installazione proprio a Piacenza (“Immersione” nel 1999), dove continua a vivere e a lavorare dal 1997. E visto l’interesse che ormai le sue opere suscitano in tutta la nazione, in occasione di importanti festival (ricordiamo un murale a Porretta Terme per il Soul Festival) e commemorazioni speciali (per una di queste ha realizzato un manifesto tributo a Diego Armando Maradona nel quartiere della Sanità a Napoli), speriamo di poter ospitare presto, nuovamente a Piacenza, le opere di Cotecchia. Un artista che, omaggiando Dalla, ha saputo esplorare l’infinito della musica attraverso la sua pittura e, contemporaneamente, ha scelto di osservare ed esprimersi con il linguaggio  del  mondo rimanendo nella nostra città. Magari con questa stessa mostra, che sembra particolarmente adatta, tra l’altro, agli spazi di XNL e corrisponde a un percorso d’arte multisensoriale, obiettivo cercato e raggiunto dall’artista, che vive e opera a Piacenza. Quella Piacenza e provincia che, ricordiamo, in passato anche Lucio Dalla ha spesso visitato e apprezzato, dal centro storico a Piazza Cavalli e fino al Castello di Vigoleno (sotto in uno scatto del giugno 2007).

Largo dunque, come sostiene la ricercatrice Chiappelli, all’anima e al cuore, ancora una volta grazie al grande Lucio Dalla, che è stato anche una persona sensibile, oltre che un genio musicale, impegnato nel sociale e nel sostegno dei diritti di tutti. Anche in queste 10 tavole in mostra.

Sguardi obliqui per cogliere slanci di felicità celestiale;

Cieli senza pietà per occhi profughi carichi del rosso peso della vita;

Amori trasfigurati senza genere, senza età, quasi scie di comete;

Umani sommersi e mai salvati in scure acque di pesci stupiti (forse anche di oggi?);

Migranti del passato come inno al talento che non si arrende;

Riflessi metallici di metaversi appenna accennati, sottilmente allusi;

Profughe velate di tristezza al ritmo di un saluto a chi nasce e a chi, per sempre, se ne va;

E piazze infinite, piazze dense di storie in pietra, popolate di stracci e libertà;

Fra tutti, il più universale dei diritti: poter godere di uno spicchio di felicità.

Di certo, si prova una forte nostalgia, nell’immaginare cosa avrebbe potuto ancora scrivere Lucio Dalla. Specialmente di questi giorni…

La mostra “A volte basta una canzone” sarà visitabile fino al 15 marzo a Bologna dalle 9 alle 18 (chiuso sabato e festivi) con ingresso libero. I visitatori possono accedere su  prenotazione scrivendo alla mail [email protected] o telefonando al numero 051.5275427. Occorre essere in possesso del green pass rafforzato, indossare la mascherina Ffp2, rilevare la temperatura all’ingresso, igienizzare le mani e mantenere la distanza dagli altri visitatori.

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