Reiki: come funziona la guarigione energetica e i suoi benefici per la salute

Questa tecnica di guarigione può ridurre lo stress e l’ansia, migliorare il sonno e ridurre il dolore attraverso un tocco leggero delle mani (o addirittura senza tocco).

Il Reiki è una forma di guarigione energetica che ha avuto origine in Giappone all’inizio del XX secolo. Si basa sull’idea che tutti noi abbiamo una “forza vitale”, che scorre attraverso il nostro corpo. Un praticante di Reiki muove delicatamente le mani appena sopra o sul corpo vestito del cliente, con l’intenzione di ridurre lo stress e promuovere la guarigione, incoraggiando il riequilibrio del flusso di energia della persona.

Un sondaggio condotto dal National Institutes of Health (NIH) nel 2008 ha rilevato che 1,2 milioni di adulti e 161.000 bambini negli Stati Uniti si sono approcciati a una terapia di guarigione energetica nell’anno precedente. Il Reiki è ora usato da un numero crescente di persone che credono che agevoli il rilassamento, curi l’ansia, permetta una miglior gestione di dolore e depressione.
Ecco di più sui benefici del Reiki, la sua storia e come iniziare.

Cos’è il Reiki?

La terapia Reiki è un modo per far circolare l’energia in tutto il corpo e promuovere le capacità di autoguarigione del ricevente, secondo il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH). Il sistema di credenze Reiki come chi mette in pratica questa tecnica non causano direttamente la guarigione, né sono la fonte di quell’energia curativa. Reiki e chi lo pratica sono un canale per l’energia, simile al modo in cui un tubo da giardino funge da canale per l’acqua.

“Sono un canale aperto e il corpo [del destinatario Reiki] prende quell’energia e fa tutto ciò di cui ha bisogno”, spiega Vickie Bodner, massaggiatrice autorizzata e maestro di Reiki presso il Center for Integrative Medicine della Cleveland Clinic in Ohio.

La parola “Reiki” è una combinazione di due parole giapponesi: “rei”, che significa “saggezza di Dio”, o “il potere superiore”, e “ki”, che significa “energia della forza vitale”.

“Ki è l’energia della forza vitale che anima tutti gli esseri viventi”, dice Joan Maute, un maestro insegnante di Reiki autorizzato che pratica a Waikoloa, Hawaii, e Charlottesville, Virginia. Messi insieme, “rei” e “ki” significano “energia della forza vitale guidata spiritualmente”.

Il Reiki viene insegnato secondo la tradizione giapponese del sensei (insegnante), che trasmette la conoscenza allo studente attraverso la sintonia, una cerimonia di iniziazione che si pensa aiuti ad aprire i canali energetici dello studente per facilitare il flusso di energia di guarigione e potenzialmente contribuire a migliorare la salute. Una volta aperti, questi canali rimangono accessibili al praticante per il resto della vita, secondo l’International Center for Reiki Training.

“Reiki è una pratica spirituale, come la meditazione”, afferma Pamela Miles, maestra e ricercatrice di Reiki residente a New York, collaboratrice nelle scuole di medicina delle università di Harvard e Yale. Reiki, nonostante le sue componenti e radici spirituali, può essere ed è spesso usato terapeuticamente, anche in modo laico.

Non è una religione e non è associato alla pratica religiosa.

Il Reiki viene insegnato a tre livelli. I praticanti di primo livello possono praticare su se stessi o sugli altri attraverso il tocco leggero; i praticanti di secondo grado possono praticare la guarigione a distanza; i praticanti di terzo grado o di livello master possono insegnare e avviare gli altri al Reiki.

Come funziona il Reiki, in qualità di sistema di guarigione energetica?

Come funziona la pratica del Reiki? Onestamente non lo sappiamo. La scienza non conosce ancora il suo meccanismo d’azione. Esistono comunque diverse teorie.

Una teoria popolare parla di un fenomeno noto come “biocampo”. Il biocampo è un campo elettromagnetico che permea e circonda ogni essere vivente. Negli esseri umani, questo campo si estende a 15 piedi o più dal corpo, secondo Ann L. Baldwin, ricercatore Reiki e professore di fisiologia al College of Medicine dell’Università dell’Arizona.

Il cuore, per esempio, produce un campo elettrico – misurato attraverso un elettrocardiogramma o ECG – per regolare i battiti cardiaci. Anche il cervello produce un campo elettrico, anche se a un livello inferiore rispetto al cuore. In effetti, tutte le cellule del corpo sono una combinazione di cariche elettriche positive e negative, che creano campi magnetici.

Secondo questa teoria, l’interazione tra due campi magnetici umani può spiegare gli effetti delle terapie tattili come il Reiki. Si pensa che il biocampo sia la forza energetica che guida le funzioni corporee e che l’energia Reiki lo influenzi. “Si pensa che il biocampo causi cambiamenti dinamici nelle qualità vibrazionali che alterano le funzioni fisiologiche e psicologiche negli esseri viventi”, dice Baldwin.

Un altro approccio è quello della fisica quantistica, lo studio di come si comportano le particelle incredibilmente piccole che compongono la materia – elettroni, neutroni, protoni e fotoni – che tenta di spiegare le interazioni tra energia e materia fisica.

I fisici quantistici hanno scoperto che queste minuscole particelle di energia possono essere in più di un posto alla volta (sia un’onda che una particella allo stesso tempo, a seconda di come viene esaminata, secondo l’Università di Pittsburgh), e che il pensiero o l’intenzione possono cambiare il modo in cui funzionano le particelle.

Quali sono i benefici del Reiki?

La pratica del Reiki può aiutare con una varietà di problemi fisici ed emotivi, tra cui insonnia, stress, depressione, ansia e dolore.

Ad esempio, diverse ricerche suggeriscono che il Reiki può ridurre l’ansia, lo stress e il dolore nelle persone sottoposte a intervento chirurgico. In uno studio pubblicato nel numero di marzo-aprile 2017 di Holistic Nursing Practice su pazienti sottoposti a chirurgia di protesi al ginocchio, i ricercatori hanno diviso 46 pazienti in tre gruppi: un gruppo ha ricevuto tre o quattro trattamenti Reiki di 30 minuti durante la degenza ospedaliera; un secondo gruppo ha ricevuto lo stesso numero di sessioni di Reiki placebo e un terzo gruppo non ha ricevuto nulla. Ogni gruppo ha anche ricevuto cure mediche standard. I ricercatori hanno scoperto che coloro che hanno ricevuto Reiki hanno visto riduzioni significative del dolore, della pressione sanguigna, della frequenza respiratoria e dell’ansia pre e post intervento.

Il Reiki può anche migliorare l’umore e il sonno: uno studio passato ha rilevato che gli studenti universitari che hanno ricevuto sei sessioni di Reiki di 30 minuti hanno riportato miglioramenti nello stress, nell’umore e nel sonno (specialmente quelli con maggiore ansia e depressione), rispetto al gruppo di controllo.

Altre ricerche suggeriscono che il Reiki e altre forme di terapia energetica possono aiutare i pazienti con cancro a migliorare il controllo del dolore e i livelli di ansia.

Un vantaggio principale del Reiki (che porta molti altri benefici) è la riduzione dello stress, spiega Miles. “I nostri corpi non possono guarire quando sono sempre in uno stato di stress”.

Il Reiki offre al tuo corpo una pausa dallo stress della vita quotidiana, potenzialmente aiutando ad alleviare la tensione e riportandoti a uno stato di rilassamento. Una volta in questo stato, il tuo corpo è in grado di guarire qualsiasi danno causato da stress, lesioni o malattie. “Aiutando una persona a sperimentare un profondo rilassamento, il Reiki [può] migliorare e accelerare il nostro processo di guarigione naturale, perché il corpo può smettere di essere stressato e concentrarsi sulla guarigione stessa”, dice Maute.

 

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