Assenze importanti e new entry: tante novità al Salone dell’auto di Ginevra 2024

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L’automobile costituisce da sempre uno specchio estremamente efficace ed impietoso della società e delle sue fasi storiche. Non sorprende, quindi, che il mondo delle quattro ruote stia attraversando proprio ora un periodo di grande incertezza, che porta con se angosce e profondi dubbi ma anche grandi aspettative e speranze.

Edizione di transizione – L’edizione 2024 del Salone di Ginevra si preannuncia a sua volta come un’edizione di “transizione”: una transizione ecologica, estetica, tecnologica e (forse) persino geografica. Le indiscrezioni relative al trasferimento dell’evento in Quatar non sono mai state del tutto smentite, mentre alcune assenze importanti tra gli espositori lasciano intendere che qualcosa potrebbe ormai essere cambiato per sempre.

Assenze di lusso – Non può certo passare inosservato il fatto che molti tra i più grandi marchi automobilistici hanno deciso di non partecipare all’evento, lasciando ampio spazio a brand come Byd, Reanult, Dacia, Isuzu, Lucid e Mg. Una scelta che potrà far sicuramente discutere, ma che è sinonimo del fatto che la bussola del mercato dell’auto non è più orientata esclusivamente verso l’Europa. A riempire gli spazi espositivi del Salone hanno provveduto altre realtà, come ad esempio Erreerre Fuoriserie, Kimera, Microlino, Pinifarina e Totem Automobili. Molto meno consistente del previsto anche la presenza di marchi asiatici, i teorici ‘ospiti d’onore’ di questa edizione.

Un inequivocabile segnale del fatto che il modo di vivere l’auto sta cambiando drasticamente: acquisti online, realtà aumentata, intelligenza artificiale sono solo una parte del fenomeno. Non bisogna dimenticare che anche le presentazioni e le campagne pubblicitarie sono ormai alquanto mutate, divenendo molto più mirate, quasi “chirurgiche”, e naturalmente sempre più social. Superfluo aggiungere come ciò ottimizzi a dismisura l’equazione costi-benefici tanto cara ai costruttori, rendendo di colpo i saloni tematici degli autentici residuati di un periodo storico ormai sin troppo lontano.

Le protagoniste – Al Salone di Ginevra 2024 le vere protagoniste saranno quindi le finaliste dello storico titolo “The Car of The Year“, premio molto ambito da tutti i produttori di auto. Renault dal canto suo contribuirà a movimentare l’atmosfera con il ritorno della R5 (in versione elettrica), la Scenic E-Tech Electric e le sempre apprezzate low cost del Gruppo, come Dacia Duster e Spring.
Byd si è invece incaricata di portare un po’ di freschezza, con la berlina Seal e il Suv Seal U, per il piacere di chi ama le novità più esotiche. In generale, vi sarà ovviamente grandissima attenzione per la mobilità sostenibile e per le vetture di interesse pratico per il pubblico visitatore.

Un nuovo inizio – Chi fosse rimasto in trepida attesa di questo salone potrebbe forse rimanere deluso: tuttavia, questa particolare edizione potrebbe segnare non una fine, ma un nuovo inizio. Una nuova storia di saloni internazionali in location commercialmente più appaganti, unitamente a saloni più piccoli, ma non meno importanti, dedicati a realtà artigianali ed outsider del mondo delle quattro ruote. E come sempre, solo il tempo potrà confermare la validità di certe scelte che oggi, al netto di speculazioni varie, paiono scarsamente comprensibili.

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di Lorenzo Malgoni

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