Niente da fare per l’Italia di Romanò e Scanferla: la Polonia si prende l’Europeo

16 Settembre 2023 22:56

Romanò in azione contro la Polonia

Sotto il cielo di Roma è la bandiera polacca a svettare nella serata più importante: la squadra allenata da Nikola Grbic, nel remake della sfida che ha assegnato il Mondiale di un anno fa a Katowice (che in quell’occasione sorrise agli azzurri), si prende la rivincita, battendo 3-0 l’Italia di Fefè De Giorgi e salendo così sul tetto d’Europa. All’Italia, fino a ieri detentrice del titolo conquistato due anni fa, non sono bastati i colpi del “biancorosso” Yuri Romanò, con l’opposto della Gas Sales Bluenergy grande protagonista nel corso di tutto l’Europeo, ma che nulla ha potuto di fronte alla maggiore solidità dei polacchi: per loro di tratta del secondo titolo europeo, con l’Italia che invece rimane ferma a sette. In campo nel finale anche un altro biancorosso come Leonardo Scanferla, con Piacenza che può sicuramente essere soddisfatta di come si sono comportati i suoi alfieri in Nazionale.

LA CHIAVE – Dopo un super Europeo, il tocco magico dell’Italia si inceppa sul più bello: la Polonia, facendo valere una maggiore lucidità a servizio, capitalizza al meglio in difesa e contrattacco, prevalendo – di fatto – in tutti i fondamentali. Azzurri deficitari soprattutto in difesa e ricezione, senza riuscire ad imbastire il proprio gioco a lungo applaudito in questa competizione.

LA PARTITA – La Polonia parte in quarta nel primo set, con la glaciale serie a servizio di Huber che lancia gli uomini di Grbic sul 4-0. Gli azzurri faticano ad aggredire il pallone, dimostrandosi poco efficaci in battuta e subendo – soprattutto in difesa – la verve dei polacchi, che con il solito ace di Huber volano sul 12-7. La scarsa incisività degli azzurri a servizio e nella fase di contrattacco fa volare gli avversari, che incrementano il vantaggio con il 20-13 targato Sliwka. L’ingresso di Sbertoli nel finale infonde nuova grinta e fiducia agli azzurri, il set ormai è andato (la Polonia chiude 25-20), ma almeno l’Italia sembra essersi svegliata.

Non è solo un’impressione: in campo ora c’è un’altra Nazionale. Non può che nascere un duello punto a punto, con un grande Romanò che risponde ai colpi proibiti di Leon. La squadra di Grbic prova a scappare sul 13-10 sfruttando un’ottima fase di break point, ma l’Italia si rifà sotto e grazie alla difesa riesce finalmente ad innescare l’attacco e a piazzare con Lavia il sorpasso sul 14-13. Ma non c’è niente da fare, la Polonia ne ha di più e gioca con maggiore convinzione, tornando avanti di quattro lunghezze sul 19-15 grazie ad un super Sliwka. La musica non cambia, il secondo parziale si chiude 25-21 in favore degli avversari, decisamente più “cattivi” e reattivi degli italiani.

L’Italia prova a imporsi negli istanti iniziali del terzo set, portandosi avanti di tre lunghezze (7-4) con un ottimo primo tempo di Russo. Ma non basta giocare finalmente anche coi centrali e una buona difesa per arginare lo strapotere dei polacchi, i quali – glaciali e sicuri – chiudono sempre quando è ora di farlo. La squadra di Grbic riagguanta il pari sul 16-16, per poi mettere la freccia con l’ace di Leon (21-19) e chiudere sul 25-23.

ITALIA-POLONIA 3-0 (20-25, 21-25, 23-25)

Italia: Michieletto 10, Russo 2, Romanò 9, Lavia 13, Galassi 6, Giannelli 3, Balaso (L). Sbertoli 1, Scanferla, Rinaldi N.e: Bottolo,Bovolenta, Sanguinetti, Mosca. All. De Giorgi

Polonia: Sliwka 9, Huber 12, Kaczmarek 10, Leon 13, Kochanowski 9, Janusz 1, Zatorski (L) Semeniuk 1, Fornal N.e. Popiwczak, Kurek, Klos, Bednorz, Lomacz All. Grbic

Arbitri: Sarikaya (TUR), Vasileiadis (GRE)
Durata set: 31’, 32’, 36’

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