Ikea, SiCobas: “Si riparte lunedì ma con tutti i lavoratori”

10 Maggio 2014 22:45

ikea

Questa sera il sindacato SiCobas ha inviato una nota in cui dichiara di essere sempre “stato aperto al dialogo e di essere disposto a far ripartire l’attività di Ikea da lunedì a patto che vengano reintegrati i lavoratori sospesi e che vengano ritirare le lettere di richiamo inviate in questi giorni” . Poi accusa il sindaco Dosi e il presidente Trespidi di “voler gettare benzina sul fuoco quando dicono di non voler più trattare con il sindacato”.

Notizia delle 11.30 – La cooperativa San Martino proprio non ci sta ad essere ancora accusata dai Si-Cobas e da coloro che sostengono la protesta di 33 operai che lavorano al deposito 2 di Ikea, al Polo logistico. La coop, che oggi ha ribadito di non voler partecipare lunedì al previsto incontro in prefettura se non saranno totalmente rimossi i blocchi e i picchetti di questi giorni, risponde punto per punto alle richieste che erano state presentate dal sindacato di base, allegando addirittura una busta paga dei mesi scorsi in cui dimostra come un facchino, peraltro tra i più accesi animatori della agitazione davanti ai cancelli, abbia ricevuto stipendi superiori addirittura ai duemila euro. E non sarebbe questo un caso isolato, visto che tolti straordinari e assegni familiari, la paga base è comunque di 1.400 euro.

“San Martino – si legge nella nota della coop – ha sempre tenuto i rapporti sindacali dovuti con tutte le rappresentanze sindacali che sono previste dalla legge 300 e ribadisce che in questi mesi sono state tenute più assemblee da parte di tutte le organizzazioni sindacali. La cooperativa applica il contratto nazionale della logistica e trasporti e sta già applicando il nuovo contratto anche se a livello nazionale non risulta ad oggi sottoscritto, attraverso la voce Afa, anticipo futuro aumento, e i relativi una tantum, come si può verificare da busta paga allegata riferita a novembre 2013. Gli istituti contrattuali sono erogati già da ottobre 2012 al 100% e non c’è alcun problema di applicazione contrattuale che avviene nel più rigoroso e attento rispetto dei contratti di lavoro, come già verificato un anno fa dalla Direzione provinciale del lavoro di Piacenza, che ha verificato oltre 1.200 buste paga”. A fianco della San Martino ieri si erano schierate le istituzioni piacentine e gli oltre 250 lavoratori che vogliono invece continuare a lavorare e che criticano duramente l’iniziativa del sindacato di base, che metterebbe a rischio addirittura la permanenza di Ikea sul nostro territorio.

In attesa di capire se lunedì, ancora giornata di stop dell’attività deciso dalla casa madre svedese, i blocchi saranno rimossi, i Si-Cobas, affiancati da Rifondazione comunista e centri sociali, hanno organizzato per domani pomeriggio una manifestazione “in solidarietà ai lavoratori dell’Ikea di Piacenza che subiscono cariche, denunce e repressione da una settimana”. Ritrovo alle 16 nel piazzale della stazione, da cui partirà un corteo che raggiungerà il centro storico.

Comunicato coop San Martino

BUSTA PAGA DI UN OPERAIO ALL’IKEA

La nota della Filt-Cgil

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