Occlusione gastrica, arriva la tecnica applicata in pochi centri al mondo

20 Gennaio 2021 00:09

L’attività della sanità piacentina va oltre il Covid e taglia un nuovo importante traguardo, con l’arrivo di una procedura medica innovativa. Nel reparto di Gastroenterologia ed Epatologia dell’ospedale di Piacenza è approdata una tecnica endoscopica che può essere considerata una vera e propria rivoluzione in questo ambito specifico della medicina. A spiegare questo nuovo trattamento endoscopico, all’avanguardia, è il primario del reparto di Gastroenterologia, Giovanni Aragona. “Molti pazienti vengono ricoverati ogni anno in tutta Italia per un’occlusione gastrica dovuta ad un restringimento pressoché completo del duodeno dovuto a cause benigne (ulcera duodenale o gastrica, pancreatite acuta o cronica, morbo di Crohn, fibrosi da esiti chirurgici), oppure maligne (tumore del pancreas, tumore gastrico o duodenale, tumore della colecisti, metastasi) e questo comporta la comparsa di sintomi molto gravi, quali nausea persistente e l’impossibilità ad alimentarsi o bere liquidi, con secondario dimagrimento e rapido peggioramento delle condizioni generali di pazienti altrimenti sani oppure di pazienti che invece dovranno sospendere importanti trattamenti oncologici perché non in grado di alimentarsi. Ad oggi, la soluzione di questa grave problematica clinica risiede quasi esclusivamente in un intervento chirurgico di by pass gastrico. Tale tecnica – spiega Aragona – oltre a non essere sempre eseguibile, è gravata da una percentuale elevata di complicanze (fino al 40% dei casi). Per questo motivo, da alcuni anni, in vari centri endoscopici del mondo (in primis la John Hopkins University nella persona del dottor M.A. Khashab), si sta sviluppando una speciale procedura endoscopica con la quale si possa eseguire lo stesso tipo di intervento, ma per via endoscopica, ossia senza necessità di intervenire chirurgicamente. Ed è proprio quello che abbiamo iniziato a fare anche nella unità operativa che dirigo – sottolinea il primario – negli ultimi anni abbiamo cercato di acquisire materiali e competenze endoscopiche a tal punto da permetterci la buona riuscita, e in assoluta sicurezza per il paziente, di questa avveniristica procedura endoscopica, che ora è disponibile anche a Piacenza. Infatti, ad oggi, sono pochissime le città in Italia e nel mondo in cui è possibile eseguire tale procedura, in regione Emilia Romagna solo in altre 2 città, oltre Piacenza”.

Nella nostra città è stato eseguito il primo intervento a cui ne seguiranno altri. Un traguardo raggiunto grazie a un approccio multidisciplinare: “Devo ringraziare tutti gli operatori del comparto operatorio coordinati da Andrea Girardi, gli infermieri e i medici della gastroenterologia, l’anestesista Lucia Fulgoni e il chirurgo Gaetano Cattaneo che hanno reso possibile affrontare in piena sicurezza una procedura endoscopica così complessa – conclude Aragona – risultati simili è possibile raggiungerli solo se si fa un grande lavoro di squadra, e nel nostro ospedale è accaduto proprio questo”.

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