Aumenta la presenza di lupi in pianura: ecco le regole per la “convivenza” senza pericoli

17 Maggio 2021 14:19

Sono sempre più diffusi sul territorio piacentino esemplari di lupi, che si avvicinano anche ai centri abitati. Lo scorso 14 maggio 2021, convocata dal Prefetto Daniela Lupo, si è tenuta una riunione ristretta della sezione “Ambiente, Territorio e Infrastrutture” della conferenza permanente, per condividere una brochure sulle “Buone pratiche per una corretta convivenza con il lupo in aree agricole ed antropizzate”.

Il documento, frutto e sintesi di un lavoro sinergico di tutte le componenti, ha l’obiettivo di divulgare alcune informazioni utili collegate alla presenza del lupo nella provincia di Piacenza, anche con riferimento ad alcune norme comportamentali da seguire. Il vademecum è consultabile sul sito www.prefettura.it/piacenza.

Il vademecum ha l’obiettivo di divulgare alcune informazioni utili collegate alla presenza del lupo nella provincia di Piacenza, con particolare riferimento ad alcune norme comportamentali da seguire, alcune indirizzate specificamente agli allevatori ed altre a tutti i cittadini, in caso di accertata presenza di questi animali. La sua diffusione ha avuto consistenza variabile nel corso del tempo. I frequenti avvistamenti anche in aree di collina e pianura ed i recenti rinvenimenti, in numerose occasioni, di esemplari deceduti per vari motivi, inducono a ritenere che il numero di esemplari attualmente sia in costante aumento. Al riguardo è in corso a livello nazionale una raccolta dati per stimare la distribuzione e la consistenza del lupo in Italia, che si concluderà a marzo 2021. Il monitoraggio è coordinato da I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) su mandato del Ministero dell’Ambiente e prevede la partecipazione, tra gli altri, dei Carabinieri Forestali che, relativamente alla provincia di Piacenza, effettuano il monitoraggio della specie in alcuni circuiti ricadenti nel comune di Ferriere. La presenza del lupo nella pianura, e non più solo in montagna, è facilitata dalla grande adattabilità ecologica dell’animale, che è in grado di sfruttare diverse fonti di cibo, sia di origine “naturale”, come gli ungulati selvatici ed altri animali, sia di origine antropica. In genere il lupo è un animale schivo e diffidente nei confronti dell’uomo, che tende accuratamente ad evitare. Come per gli altri grandi carnivori, bisogna evitare di attirare il lupo nei pressi degli insediamenti umani. Ciò costituisce l’elemento essenziale per una convivenza più pacifica possibile. Attrarli, ad esempio con il cibo, anche se indirettamente, aumenta il rischio di innescare il processo di assuefazione progressiva alla presenza dell’uomo e delle sue attività. In ambienti antropizzati di pianura i lupi, per allevare i cuccioli, scelgono ambienti poco frequentati dall’uomo come gli ambienti fluviali, i campi di granturco o le aree recintate e inaccessibili al pubblico. In queste situazioni i cuccioli, soprattutto dai mesi da agosto in poi, possono essere visibili ed avvicinabili. Questa è una fase molto delicata per i giovani lupi, una fase in cui possono più facilmente “abituarsi” alla presenza dell’uomo.

 

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