Patelli oggi giura in un consiglio “non suo”. “Il centrodestra ci ripensi”

10 Ottobre 2022 04:00

 

Oggi alle 17 Monica Patelli farà il suo giuramento da presidente davanti al consiglio, in Provincia. Ma a differenza del passato un “suo” consiglio vero e proprio non c’è. Almeno politicamente.

Poco male, per la ratio della riforma che volle qui dal 2014 la “casa dei 46 sindaci”, non dei partiti, e in effetti non si ha memoria di un atto che non sia passato all’unanimità, se si parla di 1.200 chilometri di strade, di 300 ponti, di 48 scuole.

Ma per i partiti la storia è diversa: la presidente è stata eletta con il sostegno del centrosinistra, che conta nel parlamentino di corso Garibaldi 3 consiglieri su 10, mentre gli altri 7 sono di centrodestra, tutti eletti lo scorso anno e in carica ancora nel 2023.

I sette di centrodestra hanno detto “no grazie” alla proposta della neopresidente Patelli di dare deleghe a tutto il consiglio, come fatto in precedenza dal primo presidente post riforma Delrio, Francesco Rolleri.

Le deleghe andranno ai tre di centrosinistra e alla presidente, che ieri ha preferito non dichiarare nulla a riguardo: “Preferisco rispettare l’iter istituzionale e risponderò in consiglio. Sarà la sede del giusto chiarimento”.

Patrizia Calza, che è in Provincia praticamente dal 1999, non si sconvolge: “Il comportamento del centrodestra è legittimo. C’è stata una sfida tra due parti politiche”.

La consigliera Claudia Ferrari, anche lei tra i futuri delegati, spiega: “Fatico a comprendere la scelta del centrodestra. La Provincia non è la casa dei Comuni, come sentiamo dire ad ogni riunione? Non opera per il fine comune territoriale?”.

La pensa così anche il consigliere Lodovico Albasi: “L’obiettivo comune deve essere quello di portare risorse sul territorio, di aiutare i Comuni, intercettandone le esigenze. Mi spiace, mi auguro ci sia un ripensamento da parte del centrodestra”.

Il servizio di Elisa Malacalza oggi su Libertà

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