Centomila studenti formati in 15 anni: i grandi numeri di “Progetto Vita Ragazzi”

16 Dicembre 2022 18:11

Quasi 100mila studenti formati in circa 15 anni e altri 800 del Terzo Circolo Didattico che quest’anno si aggiungeranno alla grande famiglia del Progetto Vita. Numeri sempre importanti per il “Progetto Vita Ragazzi”, costola dell’iniziativa legata alla prevenzione attraverso l’uso capillare dei defibrillatori sul territorio ideato dalla dottoressa Daniela Aschieri, e che ha ancora una volta come capofila l’istituto Isii Marconi. Circa un centinaio di studenti del Marconi e della scuola elementare Calvino hanno partecipato ieri mattina al convegno tenuto in Confindustria per illustrare i benefici del progetto, grazie al quale gli stessi studenti vengono formati sull’uso corretto del defibrillatore per poi insegnare a loro volta agli alunni di altre scuole quello che hanno imparato, in un circolo virtuoso che inizia così dalla scuola dell’infanzia e arriva fino al mondo del lavoro. “Progetto Vita sbarca all’Isii Marconi – Dalle scuole primarie al mondo del lavoro, l’importanza della long life learning” il titolo dell’incontro, al quale hanno partecipato Francesco Rolleri, presidente di Confindustria Piacenza partner del progetto, Maurizio Bocedi, dirigente Ufficio Scolastico IX Parma e Piacenza, Claudia Ferrari, consigliera della Provincia di Piacenza, Adriana Santoro, dirigente scolastica Isii Marconi, Nicola Romeo Manno, dirigente scolastico Terzo Circolo, Mario Dadati, assessore alle politiche educative e allo sport del Comune di Piacenza, Stefania Bertocchi del Progetto Vita e Loredana Francavilla, docente del 3° Circolo. Proprio quest’ultima è “l’anima” del Progetto Vita Ragazzi, che, come ha spiegato, “è nato grazie alla collaborazione con la dottoressa Daniela Aschieri, oggi puntiamo il focus sulla long life learning, ossia come impararlo fin da quando si è piccoli nella scuola dell’infanzia fino all’ultimo giorno di scuola secondaria, nonché nel mondo del lavoro. Questo progetto ha appunto accompagnato i ragazzi dal primo giorno di scuola per insegnare loro nozioni che si porteranno dentro anche quando andranno a lavorare, è un’iniziativa vivace che è nata una quindicina di anni fa e che ha avuto una sorta di stop soltanto nel periodo duro del Covid, ma non di fermo totale visto che ci sono state scuole come la nostra che hanno anche portato questi insegnamenti in dad, i piccoli ne hanno così potuto approfittare per apprenderli in maniera più leggera e il frutto del lavoro è il podcast dove bambini e ragazzi parlano della formazione che hanno avuto”.

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