Area pedonale, 500 mezzi irregolari in due settimane: potenziata la segnaletica

06 Agosto 2023 04:54

“Varco sempre attivo, divieto di accesso”. Ora ci sono alcuni cartelli rossi sgargianti sul perimetro dell’area pedonale in centro storico per ricordare ai (troppi) trasgressori che lì, in auto, non si passa. L’amministrazione comunale ha scelto di potenziare la segnaletica in prossimità degli ingressi nella zona vietata ai veicoli – piazza Cavalli e dintorni – a causa del rilevante numero di violazioni riscontrato nel periodo di esordio.

In base al primo bilancio elaborato dalla polizia locale e consegnato agli uffici di palazzo Mercanti, infatti, dal 12 al 30 giugno – cioè i primi venti giorni di attivazione delle telecamere con l’emissione delle sanzioni – “sono stati rilevati circa 500 passaggi non autorizzati”, come fa sapere il sindaco Katia Tarasconi. Di questi, “un centinaio sono i casi oggetto di ulteriore verifica” attraverso “un doppio controllo riguardo il sistema di lettura automatica delle targhe, anche per eventuali inserimenti tardivi dei permessi a transitare nell’area pedonale”. Mese di giugno che, va ricordato, è stato però caratterizzato da varie manifestazioni che hanno portato passaggi straordinari di mezzi in piazza Cavalli, ad esempio il concerto di Radio Bruno e i Venerdì Piacentini.

C’è tuttavia un dato, in particolare, all’attenzione dell’amministrazione comunale: “I transiti non autorizzati si concentrano soprattutto nelle ore serali e notturne del fine settimana – specifica il sindaco – segno che probabilmente non è ancora passato il concetto che l’area pedonale urbana è in vigore H24. Anche per questo abbiamo provveduto a rafforzare la segnaletica con un ulteriore messaggio informativo in prossimità dei cinque varchi con le telecamere attive”. Ma intanto Tarasconi rimarca, a detta sua, l’efficacia dell’intervento: “Il risultato più evidente è che piazza Cavalli ha smesso di essere un parcheggio, e questo è già un ottimo risultato”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

© Copyright 2024 Editoriale Libertà