Limitare la logistica, ok a mozione di ApP. Maggioranza frena la spinta ambientalista

22 Gennaio 2024 18:28

“Perseguire la riqualificazione ambientale del polo logistico, nella prioritaria opzione del consumo di suolo zero, subordinando eventuali richieste di nuovi insediamenti a criteri stringenti che tengano conto del sostegno alla filiera corta delle assunzioni, delle quote di impiego qualificato e di significativi indici di compensazioni ambientali”. È il passaggio chiave della mozione di Alternativa per Piacenza approvata oggi in consiglio comunale. L’atto ispettivo del gruppo di minoranza, volto a limitare l’impatto della logistica e presentato da Stefano Cugini, è passato con 21 voti favorevoli, nove contrari e un non partecipante, pur con rilevanti modifiche suggerite dalla maggioranza di centrosinistra attraverso quattro emendamenti a firma di Sergio Ferri (Pd).

La mozione originale di ApP chiedeva uno stop più radicale a consumo di suolo e nuovi insediamenti, “stralciando dai documenti di pianificazione territoriale qualunque area di futura espansione del polo logistico”. Un passaggio che però è stato eliminato nel testo definitivo, tanto che Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra, ha parlato di “un provvedimento snaturato” attraverso “voli pindarici per togliere la maggioranza da una posizione di imbarazzo, perché il centrosinistra non è d’accordo sul tema ambientale in modo condiviso e gli emendamenti sono palliativi per nascondere le varie sensibilità interne”.

Sulla questione della logistica, un input è arrivato dal sindaco Katia Tarasconi, che si è espresso contro i “no a prescindere” che potrebbero causare la perdita – a detta sua – di importanti opportunità economiche a favore del territorio. “Ben vengano i paletti ambientali – ha puntualizzato il sindaco – tenendo conto però che Piacenza è un’area logistica fin dall’epoca dei romani e senza dimenticare la sostenibilità economica e sociale, oltre a quella ambientale”.

Una delle voci-green nel centrosinistra, Claudia Gnocchi (Per Piacenza), dopo aver evidenziato di non essere stata messa a conoscenza di un emendamento predisposto dalla sua coalizione, ha rimarcato che “i cittadini non vogliono più sentir parlare di espansione della logistica”. In maggioranza, un’altra posizione leggermente discostata dal sindaco Tarasconi è stata quella di Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), che ha esortato la giunta ad “assumere scelte coraggiose” nell’ambito del nuovo Pug, il piano urbanistico generale”, perché “occorre trovare un punto di equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale”. Secondo Anelli, “la logistica ha portato occupazione sul territorio, ma anche consumo di suolo e ricadute sulla salute dei cittadini, costretti a vivere in una delle aree Piacenza inquinate d’Europa. Penso che sia doveroso iniziare a fare i conti sull’aumento esponenziale del peso specifico della logistica rispetto ad altre tipologie di insediamenti produttivi”.

RISCHIO CHIUSURA DEL MARUFFI – Sul rischio di chiusura della casa per anziani Maruffi in via Roma per una pesante esposizione debitoria, oggi il sindaco Tarasconi ha cercato di rassicurare le famiglie: “In queste settimane abbiamo lavorato con l’assessore Corvi su questo fronte, è una tematica molto importante, anche frutto di scelte sbagliate del passato, quando la struttura scelse di non aderire all’accreditamento. Siamo sul pezzo, non entro nel merito per non pregiudicare le trattative in corso. Certo, siamo preoccupati perché si parla di circa 70 ospiti”. Tarasconi lo ha fatto sapere in consiglio comunale, incalzata da Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi): “La chiusura del Maruffi sarebbe un grave colpo per il welfare locale” ha detto l’esponente di minoranza, annunciando la convocazione di una commissione con il commercialista Gabriele Binaghi, rappresentante dell’ente nel Cda della casa di riposo.

Tra le altre comunicazioni in apertura della seduta consiliare, invece, Sara Soresi – capogruppo di Fratelli d’Italia – è intervenuta sulle polemiche (non solo della minoranza) che toccano la presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo, in quota Pd, per la sua conduzione dell’assemblea. La sua ultima iniziativa di aprire le porte dell’aula consiliare giovedì scorso al nuovo prefetto Paolo Ponta è finita nel mirino di Tarasconi: quest’ultima non era stata messa a conoscenza dell’invito. “A Gazzolo riconosciamo il merito di tutelare le minoranze con imparzialità – ha detto Soresi -. Se la maggioranza dovesse sostituirla, il nostro gruppo riterrebbe adeguata Gloria Zanardi. Ma conoscendo l’attaccamento alle poltrone del centrosinistra, esprimiamo una preferenza per Gianluca Ceccarelli di Piacenza Oltre che ha dimostrato rispetto istituzionale e acume politico, sempre sulla linea della verità, oppure Gnocchi della civica Per Piacenza che si è contraddistinta per onestà intellettuale e serietà. Purtroppo temiamo che la scelta ricadrà su figure più obbedienti e legate al Pd”.

Attenzione, nelle comunicazioni, anche ai nuovi aumenti per gli stipendi mensili di sindaco (da 9.173 a 11.040) e assessori (da 5.730 a 6.896 euro). Secondo Stefano Cugini (App) “è sbagliato non ritoccare i gettoni dei consiglieri comunali, quasi come a dire che non servono a nulla” e va considerato che “mentre il governo centrale assume queste scelte, sempre più persone non arrivano alla fine del mese”.

EX OSPEDALE MILITARE – “La riqualificazione e rifunzionalizzazione del comparto dell’ex ospedale militare, da decenni in evidente stato di abbandono, era un impegno anche economico che la Regione Emilia-Romagna si era assunta di fronte alla comunità piacentina e al mondo sanitario, anche come risarcimento morale per il tragico prezzo umano e sociale pagato dalla nostra città di fronte alla pandemia. Accettare, oggi, come appare evidente stia facendo l’amministrazione comunale, che tale impegno non venga tempestivamente assolto suona come una macroscopica presa in giro che Piacenza e il mondo sanitario non si meritano e non possono sopportare”. A sostenerlo è stata Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra, che sull’argomento è intervenuta in aula chiedendo sul punto “un impegno e una risposta da parte della Regione”, anche rispetto allo spostamento in nuovi spazi della facoltà di Medicina in inglese a Piacenza, cioè a Palazzo Portici di proprietà dell’Opera pia, contestualmente a un dietrofront sulla conversione dell’ex ospedale militare proprio per ospitare il corso universitario.

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