La rinascita delle console portatili

Di Andrea Peroni 13 Aprile 2023 03:54

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Le mode, si sa, prima o poi tornano. Il cinema lo ha vissuto nell’ultimo decennio, con un rinnovato amore per colori e tonalità degli anni ‘80. L’arte, in senso stretto, è da sempre esempio di un ritorno a quello che si può considerare classico, per un motivo o per l’altro. E anche nei videogiochi, chiaramente, il discorso non cambia.

I numerosi remake giunti regolarmente negli anni passati, dedicati a iconiche produzioni del passato, sono la dimostrazione che il pubblico ama rituffarsi nella nostalgia e nei ricordi. Da Crash Bandicoot a Shadow of the Colossus, da Resident Evil a Dead Space, gli esempi sono tanti, ma a quanto pare l’effetto nostalgia non riguarda solamente il software in sé. E se già Nintendo, con la sua trionfante Switch, ha sottolineato a più riprese che il pubblico ama ancora oggi le console portatili, questo “nuovo” fenomeno è pronto a essere nuovamente cavalcato da molte altre aziende.

G Cloud, la nuova console portatile annunciata da Logitech. Uscirà nel 2023

Questa ritrovata passione è già stata sfruttata anche da Valve, con la sua portentosa Steam Deck – la piattaforma è descritta come un pc portatile da gaming sebbene chiaramente l’intento sia sempre quello di una console portatile, ma l’industria si sta preparando a una proliferazione forse senza precedenti del formato handheld. In attesa di sapere se la prossima console Nintendo manterrà la filosofia di Switch, Logitech ha annunciato lo scorso settembre G Cloud, mentre Asus ha rivelato recentemente Rog Ally, di cui sappiamo ancora molto poco.

Piattaforme che non intendono particolarmente entrare in conflitto l’una con l’altra, ma puntano invece a offrire esperienze differenti. G Cloud, come suggerisce il nome, nasce per supportare il cloud gaming, mentre Ally è maggiormente in cerca di un’esperienza à la Steam Deck, anche se il prezzo potrebbe condannarla. In tutto questo, un altro grande competitor sembra sia ormai pronto a dire la sua per la terza volta.

Le insistenti voci di corridoio suggeriscono infatti che Sony, da tempo lontana dal settore handheld dopo lo scottante disastro commerciale di PlayStation Vita, sia pronta a lanciare sul mercato un nuovissimo dispositivo portatile dalle funzionalità particolari. Q Lite, questo il nome in codice della console, sarà infatti una sorta di accessorio di PlayStation 5, capace di riprodurre tutti i titoli dell’ammiraglia dell’azienda nipponica attraverso il gioco da remoto – richiedendo, dunque, una connessione internet costante. Un’offerta apparentemente molto diversa da quella delle fu Psp e Ps Vita, e proprio qui si concentrano i maggiori dubbi dei papabili consumatori: ha senso un’operazione di questo tipo, specie se sarà necessario possedere anche una Ps5 per poter usufruire della piccola Q Lite?

Un concept, non rappresentativo del design finale, di PlayStation Q Lite

Chi non sembra avere interessi in questo ritorno al passato, al momento, è Microsoft, che tuttavia ha già non un piede ma un intero esercito nel campo del cloud gaming. Forte di ottimi servizi, l’azienda di Redmond non ritiene probabilmente di particolare importanza lo sviluppo di una console portatile, ma questo è anche grazie alla sua capacità di portare Xbox Game Pass e Xbox Cloud Gaming praticamente ovunque tra hardware fissi, smartphone, tablet, televisori smart e molto altro ancora, ora che sono stati siglati nuovi accordi con giganti del cloud come Boosteroid e Ubitus.

 

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