Referendum sul lavoro e anti-casta, a Piacenza parte la raccolta di firme

12 Ottobre 2012 16:55

 

Gli esponenti dell’Idv di Piacenza: da sinistra, Luigi Gazzola, Sabrina Freda e Samuele Raggi

La presentazione del comitato piacentino che appoggia i referendum sul lavoro

Parte anche a Piacenza la raccolta firme per i nuovi referendum.
L’Italia dei valori ne sostiene quattro: due anti-casta, altrettanti per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e dei diritti del contratto nazionale di lavoro. L’Idv da domani sarà nelle piazze di città e provincia per chiedere ai cittadini di sottoscrivere la presentazione dei quattro quesiti. “Siamo alle prese con un governo Monti che si sta dimostrando sempre più distante dal Paese reale – hanno detto Sabrina Freda, Luigi Gazzola e Samuele Raggi – quindi l’unico modo che hanno i cittadini per vedere ascoltati i loro bisogni è intervenire direttamente: con il referendum si può fare, peraltro su temi fondamentali come quelli che riguardano il mondo del lavoro. Noi vogliamo impedire i licenziamenti facili e gli squilibri che le recenti riforme hanno creato. E per riavvicinare la gente alla politica vanno aboliti anche tutti i privilegi, da finanziamento pubblico ai partiti alla maxi diaria da tremila euro al mese per i parlamentari”.

Si è presentato anche il comitato locale per i referendum sul lavoro, che da domani farà partire le sottoscrizioni. Lo ha fatto in un luogo simbolico: lo stabilimento Astra di via Caorsana. “Le decisioni del governo Berlusconi prima e del ministro Fornero poi hanno messo a rischio migliaia di lavoratori – hanno detto il portavoce del comitato Giuliano Zuavi e l’assessore comunale Luigi Rabuffi, presente a titolo personale – e non offrono alcun futuro alle nuove generazioni: per questo vanne cambiate e il referendum è lo strumento giusto per farlo”.

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