L’assessore Groppelli: “Il Comune nella rete Lgbt e una panchina arcobaleno in città”

23 Luglio 2022 11:03

Un duplice impegno in netta controtendenza con la precedente giunta Barbieri. Il primo: “Reintrodurre l’adesione del Comune di Piacenza a Ready, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”. Il secondo: “Installare una panchina arcobaleno in città”, cioè un simbolo riconosciuto contro l’omofobia. Il neoassessore alle pari opportunità Serena Groppelli vuole intraprendere queste prime azioni per “dare un segnale di apertura e inclusione” e – pare evidente – per dettare un cambio di passo politico rispetto all’amministrazione di centrodestra.

Incontriamo Groppelli nel suo nuovo “quartier generale”, la sede comunale in via Beverora. Personalità eccentrica e trasversale, capelli fucsia e sorriso smagliante, la 43enne è sposata con un figlio di due anni, è laureata in storia contemporanea e ha diverse esperienze nel mondo culturale, ad esempio alla scuola del cinema di Milano e nell’istituto storico di Piacenza. Nella sua carriera, Groppelli è stata anche una dipendente della segreteria organizzativa del Pd. Poi il cambio di rotta: “Nel 2014 ho aperto il mio studio di fotografia”. Mentre, a livello politico, ha sposato il percorso di “Piacenza coraggiosa”. Adesso, per lei, si apre un nuovo capitolo di vita: quello a palazzo Mercanti, nell’esecutivo di centrosinistra alla guida della città. Oltre alle pari opportunità, le sue deleghe toccano l’ambiente, il benessere animale, la partecipazione, la cultura della memoria e della legalità e i rapporti con le confessioni religiose.

Groppelli, partiamo dalla tutela dell’ambiente. In concreto?
“Anzitutto, sto ascoltando gli uffici. È uno step fondamentale, anche nella fotografia prima si guarda e poi si scatta. La delega all’ambiente rappresenta il futuro, ci sono emergenze da affrontare rapidamente. Vorrei portare avanti un percorso educativo rivolto alle nuove generazioni, in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili. Occorre diffondere l’abitudine per cui è possibile muoversi in modi alternativi all’auto. L’estensione delle aree pedonali sarebbe utile. L’amministrazione comunale, inoltre, dovrà portare avanti la realizzazione della cintura di alberi attorno alla città, oltre a piccole aree verdi capillari, come luoghi di ristoro e conforto per le persone. Ma il tema ambientale non tocca solo lo smog…”.

Cos’altro?
“Bisogna intervenire sull’inquinamento acustico nelle frazioni, lavorando sulle buone pratiche di convivenza e rispetto reciproco”.

Tutt’altro capitolo, invece, è quello del benessere animale. Piacenza aspetta ancora un cimitero per i “quattrozampe” domestici. Sarà la volta buona?
“Sì, è un progetto da riprendere. Questo servizio è necessario”.

Qual è il primo provvedimento che vuole portare in giunta?
“Partirò da un gesto politico importante e, soprattutto, a costo zero. Cioè riportare il Comune di Piacenza in Ready, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. La giunta Barbieri era uscita dal progetto. Ma oggi, purtroppo, Piacenza è l’unico capoluogo in Emilia-Romagna che non aderisce al manifesto. Mi piacerebbe anche installare una panchina arcobaleno in città per sensibilizzare sulla lotta contro l’omo-transfobia”.

Groppelli, tra le sue deleghe c’è quella alla cultura della memoria e della legalità. Alquanto inedita, non crede?
“È un incarico a cui tengo parecchio, perché ricordare le vicende del passato è fondamentale per garantire un futuro più giusto. Le iniziative culturali, in questo senso, saranno essenziali”.

L’INTERVISTA A CURA DI THOMAS TRENCHI:

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