Bilancio 2023, Barbieri: “Rischio aumento Tari”. Il sindaco: “Vogliamo evitarlo”

03 Marzo 2023 17:08

Ammonta a 239 milioni di euro il bilancio preventivo 2023 del Comune. Oggi in consiglio si è aperta la maratona politica per la discussione della manovra, che proseguirà venerdì 10 marzo verso l’approvazione del documento contabile che rappresenta la direzione amministrativa intrapresa dalla giunta Tarasconi.

Dopo l’illustrazione tecnica dei dati, il vicesindaco Marco Perini ha rivolto un invito al fair play ai colleghi dell’aula: “Auspico che a partire da oggi il consiglio comunale possa perseguire uno stile privo di insinuazioni e atteggiamenti irrispettosi, mettendo invece al centro la volontà di operare le proprie scelte per il bene della nostra città. Non siamo qui per avere visibilità o fare i protagonisti, ma per migliorare la vita di Piacenza. Non ci può essere benessere economico e sociale senza pace, e noi dobbiamo esserne i testimoni. Spero che il dibattito odierno rispetti questi obiettivi”.

MANOVRA – Nel bilancio a fare la voce grossa c’è la spesa per il personale: sono le buste-paga, per le quali nel 2022 erano stati stanziati 23,6 milioni mentre ora 26,8, una differenza in aumento di 3,2 milioni che si spiega con il poderoso piano di assunzioni programmato da Palazzo Mercanti, un centinaio di reclutamenti per rispondere a quella che l’amministrazione Tarasconi ritiene la principale urgenza del Comune: dal 2017 al 2022 il personale è diminuito di 61 unità. In generale nel bilancio 2023 tutti i servizi comunali incrementano gli importi di spesa rispetto a un anno fa, ha informato Perini: Istruzione scuola aumenta di 1,5 milioni, Sicurezza e Vigilanza di 600mila euro, Sport e Politiche giovanili di 500mila, Assetto del territorio ed Edilizia abitativa di 226mila, Sviluppo sostenibile e Tutela ambientale di 400mila, Trasporti e Mobilità di 700mila, il Sociale di 4,2 milioni, la Cultura di 748mila euro. La lotta all’evasione è un altro tassello centrale, con l’obiettivo di recuperare l’Imu non versata per 3,6 milioni. 

Il bilancio di previsione è poi condizionato dai rincari: si prevede una spesa di circa nove milioni per le utenze comunali (accantonando però anche una riserva di sicurezza di 1,5 milioni), una cifra ben superiore a quella di 6,9 milioni indicata nel 2022, salita a 12 milioni in fase di assestamento. “Oggi l’inflazione si attesta al 9,2%” ha ricordato il vicesindaco Perini. Come già annunciato nei giorni scorsi, il bilancio di previsione comprende l’aumento dell’addizionale comunale Irpef, che frutterà maggiori entrate pari a 4,3 milioni, nonché l’incremento della tassa di soggiorno destinata ai turisti negli alberghi in città: l’imposta, quasi raddoppiata, garantirà un introito di 350mila euro nel 2023, con previsione di superare i 400mila euro nei due anni successivi, dunque al di sopra dei 220mila euro registrati nel 2022.

DIBATTITO – “Il problema del Comune è la costante creazione di un avanzo di bilancio a fronte di problemi nella programmazione della spesa – ha affermato Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) – e finalmente questo punto viene messo nero su bianco. Bisogna intervenire sulle spese non ricorrenti su cui applicare le risorse dell’avanzo, ad esempio la gestione dei progetti per la promozione della legalità, gli oneri dei contenziosi, i rimborsi ai dipendenti comunali, i risarcimenti alle ditte di autonoleggio e non solo, cioè un budget totale di 3,5 milioni di euro che permetterebbe di liberare un’importante fetta di bilancio e di evitare l’incremento dell’addizionale comunale Irpef”. Rispetto al piano assunzioni, Trespidi ha ribattuto che “non è sufficiente arruolare i dipendenti, ma occorre garantire una formazione adeguata che richiede diverso tempo. La giunta Tarasconi punta all’espansione della spesa, pur con il rischio di non considerare la fragilità vissuta dalla macchina comunale nella gestione di questi processi burocratici. Così la struttura potrebbe incappare in un inceppamento”.

Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) ha ammonito la giunta di “chiedere troppi soldi ai piacentini”. Anche Sara Soresi (Fratelli d’Italia) ha criticato l’aumento delle tasse deliberato dalla giunta Tarasconi. Sempre dalle fila dell’opposizione, l’ex sindaco Patrizia Barbieri (capogruppo della lista civica di centrodestra) ha ribadito che “il ritocco dell’addizionale Irpef è una precisa scelta politica, e non tecnica. Riguardo il piano assunzioni ci tengo a precisare che non basta assumere decine di lavoratori, se poi l’organizzazione interna non cambia. Il centrosinistra sta vanificando i nostri sforzi per contenere la spesa negli ultimi cinque anni. Nel bilancio – ha continuato Barbieri – l’amministrazione Tarasconi lascia la porta aperta anche all’aumento della tassa sui rifiuti, dicendosi in attesa del Piano economico finanziario di Atersir”.

Dai banchi della maggioranza, Stefano Perrucci (Pd) ha spiegato che “senza l’incremento dell’addizionale Irpef non sarebbe stato possibile far quadrare il bilancio, se non attraverso il taglio dei servizi. La manovra delinea una precisa visione per il miglioramento di Piacenza. Con il piano assunzioni, la macchina comunale diventerà più efficiente”. Pronta la replica di Luca Zandonella (Lega): “Con il calo dei rincari sul gas, non si vede più la necessità di intervenire sul’Irpef”.

Secondo Tiziana Albasi (Pd) “la sfida turistica è un’occasione di visibilità e sviluppo economico per Piacenza. La sfida è aumentare la permanenza sul nostro territorio, attirando turisti anche dall’estero. Servono più risorse, il lieve ritocco dell’imposta di soggiorno va in questa direzione”. Luca Dallanegra (lista civica Per Piacenza) ha sottolineato che “è incomprensibile come il leggero rialzo della tassa di soggiorno possa scoraggiare un turista a scegliere le strutture alberghiere della nostra città, del resto si parlare di pochi euro”.

Il capogruppo del Pd Andrea Fossati ha rimarcato che “il Comune di Piacenza deve rispondere a sfide importanti, non si può tirare a campare. L’amministrazione avrebbe potuto lamentarsi delle difficoltà, invece ha voluto muoversi verso una visione concreta. Ci sono nuovi bisogni e nuove richieste, soprattutto dal punto di vista sociale. Negli scorsi anni, la decisione di razionalizzare la spesa ha comportato l’inefficienza dell’ente. Noi vogliamo pensare in grande”.

Sul rischio di rialzo della Tari segnalato da Barbieri, il sindaco Katia Tarasconi ha precisato che “il possibile aumento del costo della tassa sui rifiuti è dovuto al piano economico-finanziario di Atersir deliberato durante il mandato della precedente giunta Barbieri, la nostra amministrazione si batterà in tutte le sedi affinché ciò non avvenga”. Poi, sempre in merito al bilancio preventivo 2023, il sindaco Tarasconi ha aggiunto: “Il consigliere Trespidi ha colto il problema, ovvero la difficoltà di programmazione dell’ente, al quale noi vogliamo trovare una soluzione. Dobbiamo correre per recuperare terreno”.

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