Il Municipale in piedi per Muti: “Bisogna credere nella musica dei giovani”

09 Settembre 2023 10:07

Uno scroscio di applausi ha accolto il ritorno nella città di Piacenza del maestro Riccardo Muti e dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini. Venerdì 8 settembre il Teatro Municipale ha indossato il suo abito migliore, in occasione del concerto dedicato a Villa Sant’Agata, la dimora di Villanova in cui visse e lavorò Giuseppe Verdi nella speranza che possa essere acquistata dallo Stato e riaprire al pubblico. L’evento è stato inserito all’interno del circuito nazionale “Viva Verdi” (ciclo di performance e incontri dedicati al grande maestro), iniziativa lanciata dal ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano, tra gli ospiti d’onore della serata insieme ai due sottosegretari alla cultura Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi.

Ricchissimo e variegato il programma di brani sinfonici che i talentuosi musicisti della Cherubini diretti dalla bacchetta di Muti hanno eseguito nel corso della serata: dal celebre “Va’ pensiero” di Nabucco (dove il Coro del Teatro Municipale diretto da Corrado Casati ha fatto il pieno di applausi) alla cupa aria tratta dal Macbeth “Come dal ciel precipita”, cantata con esperta maestria dal basso Riccardo Zanellato. Insieme a lui, il soprano Benedetta Torre ha ammaliato il pubblico sulle note dell’Ave Maria dell’Otello. Spazio poi alle emozioni di “Patria Oppressa” (sempre tratta dal Macbeth) e alla splendida Sinfonica dall’opera “Giovanna D’Arco”, alla sinfonia dell’opera “La Forza del Destino”, con la chiusura dedicata alla sinfonia dei Vespri Siciliani.

“L’anno prossimo questa Orchestra compirà 20 anni – ha affermato Muti al termine del concerto -. Piacenza è stata una delle prime città a darci ospitalità. La Cherubini ha avuto 800, 900 giovani che siedono ora nelle migliori orchestre italiane e straniere. Le difficoltà all’inizio non sono state poche, ogni anno migliaia di musicisti in questo Paese si diplomano e poi si vedono costretti ad appendere lo strumento al muro. Noi abbiamo fatto la storia della musica, l’Italia non ha eguali. I musicisti italiani hanno fatto l’Europa. Oggi abbiamo regioni senza musica. Questo è gravissimo. La musica, la sinfonia, è il modello della società. Idee diverse che devono convergere verso un obiettivo e un bene comune. Insegnare attraverso la musica il modello di società. Oggi è un giorno importante perché Verdi è il nostro padre tutelare della musica: lo ricordiamo con dei giovani, tanti elementi uniti nel nome di Verdi, il più amato ma al tempo stesso bistrattato dei compositori. Dobbiamo dare ai ragazzi la possibilità di gioire entrando nella foresta dei suoni. Mi rivolgo ai politici di oggi: diamo loro la possibilità di far sì che possano migliorare la qualità delle generazioni attraverso la musica”.

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