Emergenza gelo, l’appello della Ronda della Carità: servono sacchi a pelo e coperte

12 Dicembre 2012 19:25

Il freddo è intenso e l’inverno è solo all’inizio.

Al rifugio Segadelli, dietro alla stazione, ogni notte trovano riparo dieci persone, italiani e stranieri tra i 18 e i 60 anni. Li unisce una situazione comune: la mancanza di una casa, di un lavoro e di una famiglia. Il risultato della crisi economica ma anche di una serie di errori che hanno portato alla rottura degli equilibri familiari e sociali.

Lo scorso anno, gli accessi al rifugio Segadelli sono stati 550, nel 2012 il dato è destinato ad aumentare. La fascia d’età in crescita è tra i 50 e i 60 anni, quella degli esodati che perdono il lavoro ma per la pensione è ancora troppo presto. Finire in mezzo a una strada diventa sempre più facile.

In prima linea per aiutare gli ultimi, da quindici anni a Piacenza, c’è la Ronda della Carità composta da ventitre volontari. Il responsabile Gianni Bonadè venti giorni fa aveva lanciato un appello per la donazione di sacchi a pelo. Ne sono arrivati soltanto due. Chi volesse contribuire, può recarsi al rifugio Segadelli o contattare il responsabile al numero 3357000986.

Nelle testimonianze degli ospiti – racconta Gianni Bonadè – c’è la disperazione, la resa arriva dopo un paio d’anni vissuti in quelle condizioni. Non è così per tutti. La gratificazione più grande per chi ha speso energie a favore dei clochard è sapere che qualcuno ce l’ha fatta.

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