L’Idv Raggi: “La Fondazione compri l’ex Pertite”. Dosi contro i vertici Iren

04 Aprile 2013 18:00

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Il consiglio comunale discute oggi ancora dei temi “caldi” degli ultimi giorni: Luna Park, via Roma, Iren. Ma la proposta più originale è arrivata dal rappresentante Idv Samuele Raggi: “Il sindaco Dosi si attivi per fare in modo che la Fondazione rilevi l’area della ex Pertite. I soldi non dovrebbero mancarle, quello sì che sarebbe un investimento a favore della nostra comunità, come è nella mission di via Sant’Eufemia”. La democratica Giulia Piroli si è subito detta concorde: “L’idea è buona, meglio che investire all’estero o in prodotti finanziari a rischio”.

PUTZU (MISTO): UN BANDO PER IL LOCALE SUL LUNGOPO
Filiberto Putzu del gruppo misto ha invece chiesto chiarimenti sulla possibilità che venga riproposto un locale estivo sul Lungopo, anche alla luce delle voci che vedrebbero interessata l’area della ex Taverna delle Fate. “Se l’amministrazione ha intenzione di ripetere la fortunata esperienza dello scorso anno – ha detto – è indispensabile che pubblichi un bando e non passi dall’affidamento diretto, in modo che tutti possano partecipare”.

DOSI CONTRO LA GOVERNANCE DI IREN: INEFFICIENTE
Nel corso del dibattito relativo alle mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle e di capigruppo di maggioranza sulla situazione di Iren, il sindaco Paolo Dosi ha annunciato la modifica della governance interna all’azienda: “A dispetto degli indubbi miglioramenti nei risultati economici e finanziari rispetto all’anno precedente, non possiamo certo dirci soddisfatti della performance recente dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i territori. I mancati investimenti sul servizio idrico rilevati nell’ultimo periodo costituiscono un fatto grave, che interrompe la positiva relazione mantenuta sinora tra Piacenza e la società, a fronte di un servizio che negli anni scorsi era notevolmente migliorato. Attribuiamo i problemi attuali – ha aggiunto Dosi – a una governance inefficiente, che va radicalmente modificata. Noi ci siamo espressi chiaramente per l’eliminazione del Comitato esecutivo, l’attribuzione di poteri di governo dell’azienda all’amministratore delegato e il rafforzamento del ruolo del consiglio d’amministrazione, nel quale trovano rappresentanza tutti i territori, riducendo al massimo le altre figure apicali. Abbiamo anche affermato che vogliamo giungere rapidamente a una divisionalizzazione delle società di primo livello per ridurre i costi di apparato e favorirne il governo, chiedendo un rafforzamento delle società territoriali che costituiscono il radicamento concreto di Iren nei contesti provinciali in cui opera. Siamo favorevoli, infine alla definizione di un tetto ai compensi degli amministratori, proposta che riteniamo debba essere approvata in sede di assemblea”.

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