L’arbitro ferito: “Smetto”.
La Primogenita si difende

12 Aprile 2013 10:55

Parla l’arbitro ferito ieri sera: “Dopo vent’anni di attività, la delusione per quanto accaduto ieri sera è davvero tanta e non so se continuerò con l’arbitraggio”. Sono parole amare quelle che il direttore di gara di Folgore-Primogenita, la gara terminata con l’assalto di un accompagnatore della formazione ospite, allo spogliatoio della giacchetta nera quarantacinquenne. “E’ stato un finale concitato e onestamente la mia decisione circa la convalida del gol arrivato negli ultimi minuti – continua l’arbitro – non so se sia stata corretta o meno: non sono infallibile, e ne sono sempre stato conscio. Ciò di cui sono consapevole però, è che questo episodio ha lasciato un segno, sia all’esterno, ma anche dentro di me”. Cinque punti di sutura e una cicatrice in fronte, il frutto della spinta alla porta da parte dell’inferocito dirigente. “Prendo una pausa fino al termine del campionato, poi valuterò. Non ho più l’entusiasmo dei 20 anni e tutto questo non fa altro che affievolire la mia passione che è stata, da sempre, la molla che mi ha spinto ad indossare questa divisa. Ci tengo però a ringraziare i dirigenti della Folgore che sono stati molto gentili e mi hanno assistito prima dell’arrivo dell’ambulanza”. L’arbitro sta valutando se sporgere o meno denuncia.

Non si fa attendere la replica di Piero Imberti presidente della Primogenita: “Il gesto è da condannare ma l’arbitro non è stato preso a pugni nè aggredito. La Primogenita è stata descritta come un gruppo di delinquenti. Sono molto amareggiato, se è successa una fatalità è grave e non doveva succedere, ma la mia squadra è fatta da gente a posto. Nella nostra bacheca abbiamo la Coppa disciplina, a dimostrazione della sportività che ci contraddistingue. Condanno il comportamento del dirigente che ha perso il controllo e non doveva, ma preciso che non ha alzato le mani contro il giudice di gara”.
Intanto il dirigente, nei confronti del quale la Primogenita annuncia i provvedimenti del caso, ha fatto pubblica ammenda con una lettera su Facebook in cui chiede scusa per l’accaduto.

Giampaolo Speroni, presidente della Folgore: “Quando sono entrato negli spogliatoi dell’arbitro, era pieno di sangue. L’arbitro era sotto shock. Sono stato io a chiamare i soccorsi, quello che è successo deve essere di monito affinché non accada più. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma bisogna rendersi conto che una partita di calcio non deve diventare una guerra”.

FINE MATCH BOLLENTE ALLA FOLGORE: ARBITRO FERITO DA UN DIRIGENTE – Emergono i primi particolari relativi al bollente finale di Folgore-Primogenita, gara di ritorno dei quarti di finale della coppa provinciale di Terza Categoria. Da quanto emerso dai racconti di alcuni protagonisti in campo, un dirigente-accompagnatore della squadra ospite, espulso dal rettangolo di gioco in seguito ad alcune proteste all’indirizzo del direttore di gara, avrebbe proseguito anche dalla tribuna nelle proprie invettive nei confronti dell’arbitro. Subìto il gol siglato dai padroni di casa che, nel finale, estromette la Primogenita dalla coppa, monta ancor di più la protesta.

L’accompagnatore prende a calci una porta di accesso al campo. Non contento, al termine della sfida, ecco il ritorno sul rettangolo verde e la caccia all’arbitro ha inizio. Raggiunto lo spogliatoio della giacchetta nera, l’uomo inizia il proprio tentativo di accedere allo “stanzino”: la strenua resistenza dell’ufficiale di gara, nel tentativo di contenere la furia del dirigente, è causa di una tremenda contusione al capo. La porta di legno è spinta contro di lui con forza e gli procura una ferita piuttosto ampia alla testa. Un finale di gara incandescente dunque, che richiede l’intervento dei sanitari, oltre che di una pattuglia dei carabinieri.

TENSIONI A FINE PARTITA TRA FOLGORE E PRIMOGENITA, ARBITRO FERITO – Sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri sul campo della Folgore, che ieri sera ospitava la Primogenita per una gara della coppa provinciale di terza categoria. Stando alle prime informazioni, pare che sul finire della gara si sia levata una protesta nei confronti dell’arbitraggio e sia scoppiato un parapiglia. Nella concitazione una porta dello spogliatoio sarebbe stata spinta ferendo l’arbitro alla testa. Fortunatamente per il giudice di gara solo lievi ferite.

 

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