Zona stazione: telecamere di sorveglianza fuori uso da mesi

03 Novembre 2015 11:24

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Si parla di sicurezza e di aumentare i controlli nella zona più calda della città, dove episodi di criminalità e risse sono quasi all’ordine del giorno, poi si scopre, grazie alla segnalazione dei cittadini, che le telecamere di sorveglianza installate per riprendere ciò che accade ai giardini Margherita e in via Alberoni, sono “spente”. Al momento l’unica telecamera funzionante nella zona è quella di via Pozzo. I tecnici comunali incaricati di occuparsi della manutenzione ammettono che si è verificato un guasto e confermano che i lavori di ripristino degli occhi elettronici partirà nelle prossime settimane. Si tratta – hanno spiegato dal Comune – di un intervento piuttosto oneroso e complicato in quanto la rete elettrica, a cui sono collegate le due telecamere fuori uso, passa sotto ai giardini e potrebbe comportare la rimozione e sollevamento di alcune parti del terreno. Se tutto andrà per il verso giusto le telecamere verranno ripristinate entro novembre altrimenti potrebbero passare altri mesi.

E’ stata una lettrice a segnalare il problema a contributi web, dopo essere rimasta vittima di un tamponamento, dalle parti di piazzale Marconi, da parte di un automobilista che non si è fermato. La donna avrebbe chiesto di poter visionare il filmato delle telecamere della zona per risalire all’autore dell’incidente sentendosi rispondere da un agente della polizia Municipale “purtroppo non funzionano”.

Il sindaco Paolo Dosi assicura che le due telecamere in questione verranno riparate al più presto. Ma ai residenti della zona non basta. Chiedono più attenzione e sensibilità visto che, ormai da anni, sono costretti a convivere con situazioni spiacevoli e degradanti.

Risale al 9 aprile del 2014 l’annuncio, da parte dell’amministrazione comunale, dell’arrivo di nuove telecamere intelligenti nella zona di via Roma, della stazione e di via Nino Bixio. Il progetto denominato “Roma”, di cui è parte anche l’azienda Selta di Cadeo, doveva concretizzarsi entro la fine del 2014, ma di quelle telecamere così sofisticate non si è vista nemmeno l’ombra. “Mentre il progetto tecnologico è pronto già da tempo, le risorse economiche tardano ad arrivare a causa dell’eccessiva burocrazia che purtroppo incide sulle scadenze che istituzioni ed aziende coinvolte si erano dati” – dichiara Fernando Leonardi, rappresentante di Selta per il progetto “Roma”.

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