Baracchino, domani i sigilli. Il titolare: “Non abbattetelo, lo dono al Comune”

24 Ottobre 2016 17:36

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Prove di dialogo, forse fuori tempo massimo, tra il titolare del Baracchino di barriera Genova e il Comune di Piacenza. Domani, 25 ottobre, è il giorno indicato dall’amministrazione per la chiusura dell’attività, con tanto di abbattimento della struttura, che da anni non sarebbe a norma.

Il titolare Marco Bertorelli ha confermato che sarà “comunque al lavoro. Abbiamo raccolto 900 firme che sono state presentate all’ufficio Protocollo del Comune. Altre 700 sono state raccolte via internet”. Ma ha anche lanciato una proposta: “Alla luce della proposta dell’onorevole Marco Bergonzi, che si era detto disponibile a rilevare personalmente il Baracchino, io sono pronto a donare il locale al Comune pur di evitarne la demolizione”.

Immediata la replica del sindaco Paolo Dosi: “Terremo conto anche di questa proposta. Domani semplicemente metteremo i sigilli alla struttura e poi con gli uffici competenti valuteremo il da farsi. Ribadisco che il problema non è la donazione, ma la legalità”.

Più fredda l’assessore Giorgia Buscarini: “Sorprende che arrivi solo ora questa proposta, ma il problema del Baracchino è che non è a norma. Donandolo al Comune il gestore semplicente si sgraverebbe dei costi”.

IL TEMA SCALDA IL CONSIGLIO COMUNALE – È il tema dell’imminente demolizione del “Baracchino” di piazzale Genova a tenere banco in consiglio comunale. Se il Comune di Piacenza, per voce del sindaco Paolo Dosi, conferma l’intervento di rimozione previsto domani, martedì 25 ottobre, “per tutelare la legalità”, l’opposizione ed in particolare Forza Italia, Fratelli d’Italia e il Movimento Cinque Stelle chiede di poter affrontare la questione in commissione consiliare.

In apertura di seduta, Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ha proposto di mettere subito all’ordine del giorno il futuro del locale. La sua richiesta, messa ai voti, è stata bocciata dal consiglio, con soli otto voti favorevoli. “Al di là dei problemi legati alla gestione, è un bar che insiste in quel piazzale da 80 anni che merita di essere preservato” ha commentato Foti.

“Passa in secondo piano la notizia dell’arrivo di 11 milioni a Piacenza per il bando periferie. A mio avviso, questo dovrebbe essere il tema del giorno” ha replicato il primo cittadino, che ha ricordato le inadempienze del gestore del “Baracchino”: “La rimozione – ha proseguito – è necessaria. Tuttavia nulla vieta l’apertura di un bando per collocare nella zona un nuovo chiosco che si rifaccia a quella caratteristica del passato. La volontà dell’amministrazione è far rispettare le regole. Si è fatto tutto il possibile per arrivare ad una mediazione e non c’è nessun accanimento nei confronti del soggetto”.

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