Un gruppo di infermieri: “La riapertura delle aziende vanifica ogni sforzo”

07 Aprile 2020 18:59

“Davvero vogliamo vanificare gli sforzi? Davvero vogliamo correre il rischio di dover affrontare una nuova fase di emergenza con ripercussioni ancora peggiori sul sistema sanitario e sull’economia?”. Un gruppo di infermieri piacentini – iscritti ai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – ha condiviso un appello al sindaco Patrizia Barbieri e al prefetto Maurizio Falco: “Fermate le attività ancora per qualche giorno. Le autorizzazioni di riapertura di molte aziende piacentine ci fanno temere un pericoloso colpo di coda: non siamo ancora in fase di ripresa, stiamo ancora risolvendo la fase di picco”.

“Sono di poche ore fa gli articoli in cui viene dichiarato che la prefettura di Piacenza – prosegue il messaggio pubblico – ha concesso la riapertura di numerose aziende a fronte delle tante domande di deroga al Decreto Coronavirus. Noi operatori sanitari di Piacenza abbiamo fatto l’impossibile per tutelare la salute di tutti i cittadini, tutti e tutte, nessuno escluso, anche di coloro che si sono messi a rischio, in barba a decreti e provvedimenti. Siamo rimasti in corsia, non abbiamo mollato, abbiamo fatto appelli, sono state rilasciate interviste per far capire l’eccezionalità dell’emergenza che ha colpito il nostro territorio e negli ultimi giorni ci siamo illusi di avercela quasi fatta – sottolineano gli infermieri -, il messaggio sembrava passato: la pericolosità di questa epidemia era stata compresa, cominciavamo ad avere un po’ di respiro. Sembrava la fine di una strage senza precedenti. Ora queste autorizzazioni ci fanno temere un pericoloso colpo di coda: non siamo ancora in fase di ripresa, stiamo ancora risolvendo la fase di picco. State a casa, bloccate le attività ancora per qualche giorno. Invertite la rotta o saremo noi infermieri a fermarci”.

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