Il commissariamento va stretto a Cerignale. “Che colpa abbiamo?”

31 Maggio 2022 10:16

Il commissariamento inizia ad andare stretto a Cerignale, per chi non c’entra nulla con l’inchiesta in corso e che portò a febbraio all’arresto del sindaco Massimo Castelli.

Il paese ancora sotto shock vorrebbe vivere e lavorare, questo chiede: da un lato, c’è dunque una lettera scritta al commissario prefettizio Luigi Swich dove l’ex minoranza e l’ex maggioranza, giunta compresa (restano fuori solo due consiglieri dall’appello), sottolineano la necessità di investire sulle strade il milione di euro di finanziamenti che era stato a suo tempo ottenuto dal sindaco Castelli, nel settembre 2021; dall’altro ci sono i volontari della comunità, che tra le maglie strette della burocrazia chiedono come poter allestire ora in fretta un calendario di eventi tali da sostenere almeno le attività rimaste nel paese.

Su richiesta del commissario sono state cambiate tutte le serrature ai locali comunali e in assenza della convenzione scaduta per l’uso da parte della Pro loco quest’ultima ha dovuto sgomberare gli spazi.

I DETTAGLI NELL’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTA’

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