Ponte dell’olio ricorda la Liberazione. Due eventi domenica 9 ottobre

07 Ottobre 2022 16:04

La Sezione Val Nure dell’Anpi e il Comune di Ponte dell’Olio hanno collaborato per organizzare un doppio evento rilevante per la storia locale: l’inaugurazione dei locali di nuova sistemazione all’interno dell’area delle Antiche Fornaci e la rievocazione della Resistenza. L’appuntamento è il 9 ottobre alle 17.

Domenica 9 ottobre Ponte dell’olio

La ricorrenza

L’occasione riguarda la ricorrenza della liberazione di Ponte dell’Olio il 6 ottobre 1944 dalla presenza del presidio fascista, sostenuto dagli occupanti tedeschi, che fu l’azione conclusiva dell’ampliamento della zona di controllo partigiano che arrivava fino a Bettola, sede del comando unico. L’assedio dei partigiani attorno al paese continuò fino al quinto giorno, giovedì 5 ottobre, quando finalmente fu trattata la resa da parte del presidio. Qui il ruolo del Capitano Mack (Arcibald Donald Mackenzie già detenuto con altri alti ufficiali inglesi nella villa del Collegio Alberoni di Veano) è stato fondamentale proprio negli stessi luoghi dopo l’8 settembre del ’43.

Egli entrò verso le ore 9, con il fidato Giuseppe Carini, sul borgo di Ponte, si scontrò con due militi poco lontani scoraggiandone la reazione, si recò, per iniziare la trattativa, dal parroco don Tinelli , che insieme a lui raggiunse, agitando a braccia tese un drappo bianco, la caserma dei Carabinieri, da cui uscì il comandante delle milizie Farina; il gruppo, aggiuntovisi il Podestà Bosi, entrò nella canonica, dove si concluse la trattativa anche alla presenza del comandante partigiano Pippo Panni: salva la vita ai militi e la libertà di andarsene, per evitare drammi anche tra la popolazione. Con il sopraggiungere da Bettola del comandante in capo Canzi si assunse la risoluzione di tradurre come prigionieri tutti i militi a Bettola e poi a Selva, in vista di uno scambio con partigiani. In effetti lo scambio dei prigionieri di Ponte avvenne alcune settimane dopo a Vernasca. Purtroppo il Cap. Mac e i suoi fidati Giuseppe Carini e Pietro Merli furono barbaramente trucidati poco dopo sul versante della collina del Bagnolo in una puntata d’attacco di una squadra fascista.

La testimonianza.

E’ stata completata nei mesi scorsi l’intervista inedita all’ing. Rinaldo Paganini, lucidissimo testimone della storia di Ponte; egli scelse di essere partigiano subito dopo l’uccisione dei due diciottenni Renato Ghittoni e Piero Bessone (liceali, amici degli eroici Cesare Baio e di Archimede e Giorgio Gasperini); essi caddero nella trappola tesa da una squadra fascista e furono trovati sfigurati e impiccati a poca distanza. Il racconto nell’intervista traccia la storia della resistenza in Val Nure con tanti particolari.

Gli autori del filmato di 40’ sono Rino Olivieri e Folco Balduini, associati del Cineclub “Cattivelli” di Piacenza.

Musica e canto.

I due musicisti Erica Opizzi e Antonio Amodeo, tra i più valenti nel settore della musica folk storico-resistenziale, intratterranno con un breve repertorio valnurese.

Brindisi finale per festeggiare la ricorrenza.

La locandina riporta una foto del ponte di Ponte (Maria Luigia, 1846) una presenza degli anni trenta del 900.

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