Da “stortello” al cono di luci. Ecco l’ironia dei piacentini sugli alberi di Natale

10 Dicembre 2022 04:10

“L’albero di Natale per me dev’essere un abete bello verde”, “Si ma è carino anche il cono di luci, se non fosse per quel mega fiocco”, “ma ti ricordi di quello dell’anno scorso? Sembrava l’avessero addobbato ad occhi chiusi”, “per non parlare dell’albero di Natale del 2013, era più grande quello di casa mia”. A Natale dovremmo essere tutti più buoni, ma non quando si tratta di giudicare decorazioni e luminarie. In particolare, è proprio l’albero di Natale a suscitare maggiore attenzione da parte dei cittadini che ogni anno, indipendentemente dall’amministrazione comunale alla guida di palazzo Mercanti si dividono sotto l’albero tra chi apprezza, chi ironizza e chi si scaglia contro l’assessore al commercio di turno.

Tra le scelte più divisive c’è quella che porta ad allestire invece che il classico abete un’installazione artificiale. Quest’anno non è la prima volta, infatti, che viene proposta una struttura artificiale suscitando dubbi e polemiche tra i cittadini. Nel 2020 l’amministrazione allora guidata da Patrizia Barbieri definì “albero di Natale ecologico” il cono di luci che ebbe il compito di illuminare le festività arrivate al termine di un anno tragico segnato dal dolore provocato dalla pandemia da Covid.

Nel 2020 come oggi furono diverse le polemiche. “Se si chiama albero di Natale e non cono di natale ci sarà un perché” la domanda che si sono fatti diversi cittadini. Altri invece premiano la scelta definendola più sostenibile e attenta alla natura. Sicuramente, bisogna dare ragione all’attuale assessore al Commercio Simone Fornasari quando dice che “accontentare tutti è impossibile”.

L’anno scorso dall’alta Val Nure arrivò in piazza Mercanti un grande abete che catturò l’attenzione dei cittadini per il travagliato percorso che dovette affrontare prima di approdare in ritardo a Piacenza. La cerimonia d’inaugurazione slittò all’8 dicembre e l’albero di Natale passò alla storia con diversi appellativi: stortello, stortignolo, spennacchio – in ricordo dell’omonimo romano – e anche spider-tree, con riferimento al posizionamento per tanti un po’ maldestro delle luminarie, molto somiglianti a delle ragnatele.

Polemiche e ironie sono aumentate nel corso degli anni grazie, in particolare, all’utilizzo dei social, dove si fa a gara per la battuta più divertente o il commento più perfido. Nel 2019 l’albero fa donato da Carpaneto, e le polemiche non riguardarono tanto l’abete in sé, ma come venne addobbato una volta arrivato in piazza Cavalli. Tornando indietro nel tempo, nel 2017 – dopo anni in cui l’albero venne sostituito da stelle illuminate e comete scintillanti – arrivò un abete alto 9 metri da Bolzano. Anche in questo caso le critiche non mancarono. Al contrario, il Natale 2013 fu caratterizzato da un albero piccolo con qualche decoro rosso e impreziosito da una lunga cascata di luci. In quell’occasione piacentini divisi tra chi commentava con il detto: né carne né pesce e chi apprezzava l’originalità dell’installazione.

ALCUNI DEGLI ALBERI, GRANDI O PICCOLI, VERI O FINTI, CHE HANNO ILLUMINATO IL NATALE PIACENTINO NEGLI ULTIMI ANNI

L’albero di sole luci e adornato da fiocco ben in vista del 2022

L’albero di Natale nel 2021

Il “cono ecologico” del 2020

L’albero di natale da Bolzano del 2017

 

Il “mini albero di Natale” del 2013

L’albero di Natale del 2012

 

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