Il cane carabiniere Alma in cerca di bocconi avvelenati. Diverse segnalazioni in città

20 Gennaio 2023 13:07

Dopo diverse segnalazioni riguardanti la presenza di bocconi avvelenati in alcune zone della città, il comando provinciale e i carabinieri forestali di Parma hanno organizzato un intervento congiunto all’interno di un’ampia campagna di prevenzione e controllo delle aree urbane ed extra-urbane, per combattere l’uso del veleno contro la fauna.

Il sopralluogo è stato effettuato durante la giornata di ieri, giovedì 19 gennaio. Per l’intera mattinata Alma, un labrador in divisa, insieme al suo conduttore, ai carabinieri forestali, ed ai colleghi del Comando Provinciale di Piacenza, è entrato in azione nei giardinetti di Via Marzioli alla Besurica, nel parco Montecucco in città, e in località Roncaglia dove recentemente sono stati ritrovati, oltre a quelli domestici, animali selvatici avvelenati. Il controllo, poi, è stato esteso anche alla vicina pista ciclabile che inizia dal parco Montecucco e alle strade circostanti, permettendo, così, la bonifica di quelle zone dove, fortunatamente, il cane specializzato non ha trovato esche o bocconi avvelenati.

“Il rilascio sul territorio di bocconi avvelenati costituisce grave violazione di natura penale al pari di altre forme di bracconaggio ed occorre quindi sensibilizzare profondamente la coscienza di tutti – riferiscono i carabinieri -, in quanto l’utilizzo di bocconi avvelenati, oltre che pericoloso, è illecito. Sono previste specifiche sanzioni penali e si configurano inoltre, a seconda dei casi, ulteriori ipotesi di reato previste dal Codice Penale e dalla normativa che tutela gli animali d’affezione. Ricordiamo che in caso di ritrovamento di un presunto boccone avvelenato (o sospetto decesso di animale per tale causa), si devono contattare i Carabinieri Forestali che provvederanno ad eseguire gli accertamenti del caso ed attivare le dovute procedure”.

Sono diverse le motivazioni che possono essere alla base di questa pratica illegale e pericolosa: i bocconi avvelenati vengono usati in zone rurali a fini venatori per eliminare i predatori delle specie cacciabili, o con l’idea di difendere colture e bestiame da cinghiali, volpi e lupi. Tuttavia, in aree urbane spesso gli obiettivi sono cani e gatti, per lo più in conseguenza di contrasti di vicinato. In ogni caso, le ripercussioni dell’uso dei bocconi avvelenati spesso vanno ben al di là delle finalità dell’avvelenatore e possono risultare pericolosi anche per l’uomo, perché le esche sono preparate con veleni, come topicidi, e prodotti fitosanitari.

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