Strade di fango e mobili accatastati: reportage dalla Romagna alluvionata

21 Maggio 2023 00:05

Piove a Forlì. Mezza città è ancora sommersa dall’acqua e le strade sono torrenti di fango. Lungo i marciapiedi i cumuli di mobilio da buttare non si contano. Segni di vite spazzate via dall’alluvione in una notte. Eppure, mentre si spala, c’è chi ha comunque la forza di cantare: Romagna mia… Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l’amore…È la forza di un popolo, quello romagnolo, rimasto in ginocchio ma che sta tentando disperatamente di rialzarsi. E che si rimbocca le maniche senza piagnistei. “Ho perso tutto, ho salvato solo un armadio” dice Floriano, stivali ai piedi e pala in mano da tre giorni. Ha gli occhi lucidi e il volto coperto dagli schizzi di fango. L’acqua del Montone, esondato all’improvviso nella notte di mercoledì, è arrivata a 2,5 metri. È letteralmente scappato salvando un cagnolino. Come lui chi stava al primo piano non ha avuto scampo. “Mai vista una cosa simile” dice la moglie Gabriella commossa che non si stanca di ringraziare i volontari Anpas che gli stanno liberando la casa.Forlì, ma anche Faenza, Modigliana, Ravenna. Il sopralluogo di Libertà, reso possibile da Anpas, ha toccato alcuni dei luoghi della Romagna più colpiti da una calamità senza precedenti. A bordo di Bravo 35, un Ford ranger (al cui acquisto ha contribuito anche Editoriale Libertà) ci sono Paolo Rebecchi, membro della direzione nazionale Anpas, Mauro Prati, responsabile operativo regionale della protezione civile Anpas, e Guglielmo Pighi, formatore Anpas Croce Bianca.

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