Val Tidone al setaccio, 60 veicoli e cinque locali controllati dai carabinieri

29 Luglio 2023 11:57

Proseguono le attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri come predisposto dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Daniela Lupo. Nei giorni scorsi l’attività ha interessato in particolar modo la Val Tidone.

Impegnati nel servizio i militari delle stazioni di Castel San Giovanni, Sarmato, Borgonovo Val Tidone e Pontenure, con un equipaggio del Radiomobile di Piacenza per le eventuali esigenze d’intervento urgente.

I militari hanno eseguito una serie di ispezioni nei centri urbani, finalizzati a prevenire reati predatori o contro il patrimonio, oltre a mirati posti di controllo alla viabilità extraurbana per contrastare condotte di guida pericolose.

Durante i pattugliamenti e i posti di blocco sono stati controllati quasi 60 veicoli, alcuni ciclomotori, e 83 persone. Sono state comminate alcune sanzioni per violazione delle norme al codice della strada.

I controlli poi sono stati allargati anche al centro storico, dove sono stati controllati cinque esercizi pubblici ed alcuni avventori che erano all’interno e nelle aree pubbliche del centro urbano solitamente frequentate da giovani. I militari hanno identificato circa 20 giovani, di cui nove minorenni e nessuna violazione è stata accertata.

Durante il dispositivo, la mattina del 26 luglio, la pattuglia della Stazione di Castel San Giovanni è stata inviata alle 9 e 40 presso un istituto di credito di Rottofreno ed un’ora dopo in via Milani a Gragnano Trebbiense dove erano scattati gli allarmi d’intrusione. In entrambi i casi si è trattato di un falso allarme.

Venerdì 28 luglio, invece, la pattuglia della stazione di San Nicolò a Trebbia alle 18 circa è stata inviata lungo la via Emilia Est a Rottofreno per un incidente stradale tra un motorino ed un’auto per fortuna senza gravi conseguenze. Poco dopo è scattato l’allarme d’intrusione in un’abitazione in via Colla a Castel San Giovanni ma anche in questo caso si trattava di un falso allarme.

 

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