“Dai libri alla vita reale”. La Cattolica apre uno sportello giuridico alle Novate

26 Ottobre 2023 13:50

“Dal diritto dei libri alla vita reale, ai problemi delle persone”. Nella casa circondariale di Piacenza sarà attivato uno sportello giuridico per offrire un’esperienza di clinica legale agli studenti della laurea magistrale in Giurisprudenza dell’università Cattolica del sacro cuore. Un’iniziativa nata grazie alla collaborazione tra l’università, il carcere delle Novate e il Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni. Learning by doing. Anzi, di più: learning by caring. “Lo sportello consta di due fasi strettamente collegate. In prima battuta, dopo un periodo di formazione in aula, in cui interverranno anche professionisti esterni e magistrati, gli studenti, sempre accompagnati dai docenti, si recheranno nell’istituto penitenziario per raccogliere le richieste dei detenuti – spiega la docente di Procedura penale Roberta Casiraghi -. Successivamente ci si confronterà sulle questioni sollevate, per discutere le buone pratiche che possono essere adottate”.

“A trarne vantaggio saranno i detenuti, che potranno usufruire dei consigli e dei suggerimenti dei nostri studenti, guidati ovviamente dai loro professori. Però, forse, l’utilità maggiore sarà proprio per noi, per i nostri studenti” sottolinea il professor Marco Allena -, sono convinto che l’esperienza dell’ingresso in carcere e della relazione con chi vive quella realtà, il prendersi cura concretamente e l’agire per migliorare le condizioni di vita degli altri sarà un valore aggiunto per i nostri studenti che siamo davvero orgogliosi di poter offrire.” “È importante – precisa il professor Francesco Centonze – che l’Università Cattolica dia un messaggio di natura culturale e sociale: la realtà carceraria, che sembra così lontana e per taluno anche ‘fastidiosa’, deve essere vista e conosciuta”.

Il progetto nasce nella cornice di quanto promosso dal Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni che, come ha ricordato il suo direttore Emilio Santoro, sostiene le cliniche legali come strumento per passare dal diritto dei libri al diritto in azione. “Learning by caring vuol dire imparare dai bisogni delle persone – le sue parole -. E allora scoprirete che il diritto è un modo di fare le cose con le parole. Scoprirete che la vostra abilità giuridica serve per rendere reali le possibilità di essere persone in carcere e per rendere reali i diritti dei detenuti”. La centralità della persona è un tema su cui si è soffermata anche la direttrice del carcere di Piacenza Maria Gabriella Lusi: “Attiviamo tutti gli sforzi possibili affinché la persona riscopra in sé delle risorse su cui investire nel dopo pena”.

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