“Cambiamo questa società patriarcale”. In 200 alla biciclettata Critical mass

25 Novembre 2023 19:01

“Lo stupratore non ha colore”. “Non tutti gli uomini, ma sempre uomini”. “È stato il vostro bravo ragazzo”. “E ti diremo ancora un altro No”. Sono solo alcuni dei messaggi scritti sui cartelli che i circa 200 manifestanti hanno portato tra le vie del centro storico per dire basta alla violenza di genere, per dire basta ai concetti di possesso e prevaricazione. Dai giardini Margherita ha preso vita la manifestazione in bicicletta “Critical Mass” organizzata dal collettivo femminista R-Esisto.

Tra i partecipanti anche Debora Pomarelli, sorella di Elisa, uccisa da Massimo Sebastiani nell’estate del 2019. “Non credo più alle favole – le sue parole -, non riesco più a sognare da quel maledetto giorno. Dopo Elisa tante altre donne sono state uccise, ma che vita è se non ci si può fidare di chi ti sta vicino?”

Durante il pomeriggio sono risuonati i nomi delle 105 donne uccise quest’anno per mano di uomini che dicevano di amarle e invece le hanno strappate alla vita. “Non Tragedie, ma risultato di una società patriarcale che va cambiata dal suo profondo” secondo l’attivista Giulia Sacchetti che ha dato il via alla manifestazione partecipata da tanti giovani, ragazzi e ragazze insieme per una battaglia comune.

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