Fiorenzuola, 500mila euro per la riqualificazione del “vascone” simbolo del paese

19 Dicembre 2023 16:45

La giunta comunale di Fiorenzuola d’Arda ha approvato nei giorni scorsi il quadro
esigenziale e il documento di indirizzi alla progettazione, redatto dagli uffici del Settore
Programmazione e gestione del territorio dell’Ente, relativamente all’intervento di
riqualificazione e messa in sicurezza del serbatoio pensile in Via Roma, il cosiddetto
“vascone”, bene già vincolato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e
paesaggistici di Parma e Piacenza.

“La scelta progettuale prevede il consolidamento statico della struttura con il contestuale recupero materico della torre: al consolidamento si aggiungerà una proposta di recupero architettonico che servirà a recuperare, anche dal punto di vista dell’impatto sulla visione del contesto urbano, questa infrastruttura acquedottistica in disuso da ormai trent’anni, ma considerata un elemento rappresentativo del Comune di Fiorenzuola d’Arda”, hanno spiegato il sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, e l’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Morganti.

“I possibili interventi di ripristino e messa in sicurezza della struttura – scrive il Comune riguardano, in particolare, le strutture metalliche; la struttura di tamponamento inferiore del serbatoio e quella di rivestimento laterale, e la copertura dell’opera. Le prossime fasi progettuali comprenderanno la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e l’affidamento dei lavori, per la progettazione esecutiva e la realizzazione del primo stralcio di interventi che interesseranno la parte superiore della struttura. L’intervento prevede una spesa complessiva stimata in 500 mila euro, articolata in stralci funzionali di intervento, per il primo dei quali l’importo previsto è di 300 mila euro”.

Il serbatoio pensile di via Roma, caratterizzato da una struttura a telaio in carpenteria
metallica, fu costruito nel 1912 dalla ditta Badoni di Lecco e per molti anni fu impiegato
come torre piezometrica ed accumulo dell’acquedotto consortile della Val d’Arda. La torre è caratterizzata da una pianta a sezione ottagonale e da un’altezza totale di circa 23 metri, a cui si aggiungono gli otto metri della struttura del serbatoio, per un’altezza totale dell’opera di circa 31 metri.

“Il serbatoio pensile di Via Roma – hanno aggiunto Gandolfi e Morganti – rappresenta un esempio di architettura industriale, divenuto nei decenni un simbolo della città e che pertanto è necessario riqualificare e mettere in sicurezza, considerato che gli ultimi
sopralluoghi effettuati hanno documentato una situazione di forte degrado della
struttura in metallo e delle arti in intonaco e laterizio. Abbiamo pertanto chiesto agli uffici del Settore Programmazione e gestione del Territorio del Comune e al suo Funzionario responsabile, Elena Trento, di valutare la fattibilità di realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza della struttura del serbatoio, e la conseguente riqualificazione architettonica e materica, condivisa con la Soprintendenza competente in merito agli interventi sui beni vincolati”

© Copyright 2024 Editoriale Libertà