“Superare un decesso è difficile, ma donarti a chi soffre fa crescere”

17 Gennaio 2024 11:13

“Essere d’aiuto a chi soffre mi fa sentire bene”. “Ho voluto provare a mettere la mia vita a servizio degli altri”. A parlare sono Samir Omri e Carlotta Gennari, diciannove anni lui e 26 lei che stanno per terminare l’esperienza del Servizio civile universale nella sede della Pubblica assistenza Val Vezzeno. Un’esperienza iniziata e vissuta insieme. Un’esperienza – spiegano i due giovani volontari – che ti cambia la vita e ti permette di crescere e affrontare le proprie paure.

I dubbi inziali si sono trasformati presto in entusiasmo e ora Carlotta e Samir hanno già deciso di continuare la propria avventura nel mondo della solidarietà.  “Mia mamma e mia zia sono state volontarie per vent’anni in Pubblica – commenta Carlotta -. Sono arrivata in un momento della mia vita nel quale avevo molti dubbi sul futuro. Ho quindi deciso di unire agli studi l’esperienza di Servizio civile. Una scelta che consiglio ai miei coetanei”. “Inizialmente avevo qualche remora – afferma Samir, studente all’Isi Marconi – perché avevo paura di non riuscire ad affrontare determinate situazioni, ma grazie all’appoggio degli altri volontari ho avuto l’opportunità di aiutare in maniera concreta i più fragili. Una sensazione che fa bene al cuore”.

Dodici mesi tra servizi ordinari e uscite in emergenza in una continua avventura a servizio di chi ha bisogno. Una scelta quella del Servizio civile che ti porta a fare i conti con le proprie emozioni. “Purtroppo dopo due mesi dall’inizio del Servizio civile mi sono trovata di fronte a un decesso – si confida Carlotta -. È stato devastante e difficile da superare”. “Ci sono interventi complessi e delicati – conferma Samir – affrontarli ti permette di crescere da tutti i punti di vista”.

La Pubblica assistenza Val Vezzeno rappresenta un presidio fondamentale nel vasto territorio in cui opera, ma per garantire l’attività servono volontari. Il servizio civile è un’occasione preziosa per i più giovani. Per iscriversi c’è tempo fino al prossimo 15 febbraio. “Vi aspettiamo in questa piccola grande famiglia del volontariato – le parole del presidente Stefano Bozzini -. Donare un po’ del proprio tempo agli altri è la scelta migliore che si possa fare”.

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