“Avvelenamento indiretto”: è morta così la volpe trovata nel bosco di Podenzano

22 Febbraio 2024 06:11

È morta per aver mangiato topolini avvelenati la volpe che nel mese di gennaio scorso era stata trovata sul sentiero principale del bosco di Fornace Vecchia, nell’area Sic del torrente Nure, nel comune di Podenzano. Sulla sua morte incombeva l’ombra del bracconaggio, vista la posizione in cui era stata trovata e un segno attorno al collo. I referenti dell’associazione sportiva dilettantistica FullOfJoy (che collabora con il Comune per il monitoraggio faunistico nell’area del bosco) che avevano rinvenuto la carcassa, l’avevano portata all’istituto zooprofilattico di Gariga per l’autopsia.

La causa della morte riconducibile al veleno per topi – L’esame ha rivelato che nella volpe erano presenti tracce di topi e volatili, segni evidenti di emorragia nei polmoni e nel fegato e quattro principi attivi che si trovano nei pesticidi contro i roditori ed in particolare nei rodenticidi di seconda generazione, chiamati Sgar (Second Generation Anticoagulant Rodenticide).

“Gli Sgar sono utilizzati dall’uomo per eliminare o regolare la presenza di topi – riferiscono Filippo Cordani e Silvia Guglieri di FullOfJoy – ed agiscono dopo diverse ore e giorni per non vanificare l’effetto del veleno. Se i topi morissero rapidamente, gli altri lascerebbero l’esca intatta. Prodotti efficaci per derattizzare un’area, ma letali per la fauna selvatica e gli altri animali, che ne subiscono gli effetti come la volpe trovata senza vita”.

L’ARTICOLO DI NADIA PLUCANI SU LIBERTÀ

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