Due anni di guerra in Ucraina: “Non possiamo più tornare, si continua a morire”

23 Febbraio 2024 05:31

“Purtroppo non è più possibile parlare di pace”. Lo dice con il volto segnato dal dolore Olga Basylevych mentre insieme al marito Alexsandr Cherep parla di una guerra che non ha mai cessato di causare morti e dispersi. Il 24 febbraio saranno passati due anni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Le sirene di quella terribile notte suonano ancora oggi. Le bombe dal cielo continuano a cadere. “L’unica differenza – spiegano Olga e Alexsandr – è che da qualche mese non vengono più lanciate da aerei pilotati da militari, ma da droni telecomandati”.

Da un anno e mezzo a Piacenza, in fuga dalla guerra – Olga e il marito Aleksandr dopo aver vissuto 51 giorni sotto le bombe che distruggevano Nikolaev, la città dove vivevano, sono scappati a Piacenza insieme al figlio e al cagnolino di famiglia. Non sono più tornati in Ucraina dove hanno lasciato tutto. Nel loro Paese si continua a morire. “Sembra che molti si siano dimenticati che la guerra va avanti – le parole di Cherep -. La gente continua a morire: soldati e civili. L’altro giorno nella nostra casa di Nikolaev è arrivata la lettera di invito ai controlli medici per accedere al servizio militare. La lettera era rivolta a mio figlio di 16 anni”.

In piazza Duomo sfileranno bandiere ucraine – “Putin non si fermerà all’Ucraina, dove entrano le sue truppe arriva la distruzione” ne è convinta Olga che sabato insieme alla sua famiglia parteciperà alla manifestazione organizzata dall’associazione Nadija in piazza Duomo. Una manifestazione per la libertà e non per la pace incondizionata. “Tutti vorremmo la pace, ma a quale costo? – si chiede Alexsandr – La Russia non si fermerà nel nostro Paese, continuerà la sua scia di distruzione. Non si può mediare con Putin”.

Una guerra in Europa – “In due anni siamo arrivati a quasi un milione di morti – continua Cherep che da quando è arrivato a Piacenza lavora come corriere -. Soldati e civili morti in Europa, siamo dentro a un nuovo Medioevo”.

“Tutti i giorni nostro figlio sente i suoi amici rimasti in Ucraina e capita spesso che le comunicazioni vengano interrotte da esplosioni – afferma Olga -. Lui vorrebbe tornare, ma non possiamo è troppo pericoloso”. “Se Putin dovesse vincere la sua guerra, e farà di tutto perché ciò accada viste anche le imminenti elezioni, scapperanno tutti gli ucraini. Insieme ai russi non si può stare. Abbiamo visto cos’hanno fatto nei territori conquistati. Non c’è umanità”.

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