I trent’anni del Centro antiviolenza: “Ogni giorno una richiesta di aiuto”

27 Febbraio 2024 12:31

L’8 febbraio scorso il Centro Antiviolenza di Piacenza Associazione La Città delle Donne ha spento trenta candeline. Trent’anni di ascolto, accoglienza, sostegno e ospitalità protetta per donne vittime di violenza, che si sentono minacciate o che sono esposte a qualsiasi forma di maltrattamento.
In questi ultimi tre decenni sono state – con una media di circa 320 all’anno – quasi 10mila le donne seguite: parliamo di una richiesta di aiuto al giorno.

“In questi trent’anni è cambiato il mondo” ha spiegato Donatella Scardi, presidente del Centro che conta una decina di operatrici. “Quando abbiamo iniziato la nostra attività non ci aspettavamo che il fenomeno della violenza domestica potesse assumere tali proporzioni: ancora oggi c’è tanto sommerso, prima era anche peggio”.

Proprio per festeggiare i suoi 30 anni di attività, il Centro antiviolenza lancia due progetti: il primo, “Pe.Tra 2.0”, è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e rappresenta l’evoluzione di un progetto già attuato gli scorsi anni. Prevede, tra le altre cose, percorsi di formazione e sensibilizzazione nelle scuole, pubblicazione e affissione di volantini multilingua in giro per la città e sugli autobus, una rete per sensibilizzare le donne migranti, le rifugiate politiche e le vittime di tratta, oltre ad intercettare all’interno del ponto soccorso le donne vittime di violenza che così possono essere seguite e aiutate.

L’altro progetto, “Div.E, divenire per essere”, è pensato dalle operatrici del Centro antiviolenza per sottolineare l’importanza del raggiungimento dell’autonomia economica delle donne, “obiettivo – hanno spiegato – per una vita da donne libere di scegliere ed indispensabile nel riscatto dalla violenza subita”. Il progetto prevede la stesura di un decalogo contenente informazioni sulla gestione finanziaria consapevole, informazioni sulle possibilità formative professionalizzanti e di avvicinamento al mondo del lavoro territoriale, informazioni alle giovani donne per promuovere una maggiore partecipazione e interesse alla formazione e alle professioni scientifiche. Il tutto con laboratori pratici. Diversi i partner che collaborano al progetto.

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