I narcisi fioriti sulle colline attirano curiosi e creano ingorghi: occhio alle multe

18 Marzo 2024 08:51

Code di auto sulle strade di Pigazzano nel pomeriggio del 17 marzo e invasione di cittadini nei campi dove sono fioriti i narcisi. Uno spettacolo della natura che ha attirato tanti curiosi. Nella zona di Pigazzano e nella valle del Dorba verso Bobbiano, sono tornati i narcisi, ma le norme parlano chiaro: è una specie protetta e si rischiano multe fino a 250 euro. Già l’anno scorso il sindaco, Lodovico Albasi, era stato costretto a richiamare a un atteggiamento più consono e rispettoso della natura e a chiedere alle forze dell’ordine di eseguire controlli per fare rispettare la legge. Ed ora ha rinnovato il suo appello ufficiale ribadendo il divieto di coglierli e la necessità di tutela.

L’interesse per i narcisi – spesso dettata anche dall’intenzione di pubblicare foto a effetto su Facebook e Instagram – deve sottostare alle norme che vietano di raccoglierli o danneggiarne le radici. Si fa riferimento alla legge regionale 2 del 24 gennaio 1977: il testo chiarisce che è vietato a chiunque – anche al proprietario del terreno – raccogliere alcune specie di piante che sono considerate rare: ci sono i narcisi, ma l’elenco comprende tanti altri fiori o piante non solo primaverili come il corbezzolo, la campanula, l’arnica, il mughetto, il croco (cioè lo zafferano selvatico), il garofano, il bucaneve, il giglio, l’agrifoglio e il tulipano. Con la raccolta indiscriminata di queste piante si rischia, infatti, di distruggere o impoverire l’ambiente locale e di sottrarre il primo nettare di stagione agli insetti impollinatori. E una volta recisi, i narcisi non durano poi così tanto tempo in un vaso prima di appassire. Insomma: va bene un giretto nei campi, ma con rispetto.

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