In Groenlandia è di nuovo allarme per lo scioglimento dei ghiacci

06 Agosto 2021 06:00

In breve:

  • Il 27 luglio si è sciolto abbastanza ghiaccio da inondare l’intera superficie dell’Emilia-romagna con 38 centimetri d’acqua
  • Dall’inizio degli anni ’90 sono andate perse quasi 4.000 miliardi di tonnellate di ghiaccio
  • Nel 2019 l’annata peggiore dall’inizio delle rilevazioni, con lo scioglimento di 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio

La Groenlandia nelle ultime settimane sta sperimentando un notevole scioglimento dei ghiacci, con una perdita di superficie che si colloca tra le tre più gravi dall’inizio delle rilevazioni storiche. Ecco cosa sta accadendo all’isola più vasta del pianeta e perché i dati destano non poche preoccupazioni.

Uno scioglimento tale da sommergere la Florida di 5 centimetri

Il 27 luglio l’istituto di ricerca danese Polar portal ha comunicato che la Groenlandia stava sperimentando un notevole scioglimento dei propri ghiacci. E per notevole si intende di proporzioni gigantesche. Secondo le stime pubblicate si starebbe parlando di 8,5 miliardi di tonnellate di superficie di ghiaccio sciolta, che ha portato ad una perdita complessiva della massa tra domenica 25 luglio e martedì 27 luglio pari a 18,4 miliardi di tonnellate. Ora, anche lette così le cifre appaiono ragguardevoli, tuttavia è possibile apprezzare ancora meglio la portata del fenomeno facendo un paragone. La quantità di acqua immessa negli oceani a seguito dello scioglimento del ghiaccio nella sola giornata di martedì 27 sarebbe sufficiente a ricoprire l’intera superficie della Florida di 5 centimetri di acqua. Un paragone più vicino a noi? L’intera superficie dell’Emilia-romagna con quasi 38 centimetri d’acqua. Lo scioglimento registrato quel martedì si piazza terzo nella classifica dei giorni in cui la Groenlandia ha perso la maggior massa di ghiaccio sin dal 1950 (anno di inizio delle serie storiche), dietro al 2012 e il 2019. Appunto. Il fatto più incredibile è che, nonostante tutto, quello che è avvenuto pochi giorni fa non è nulla in confronto allo scioglimento registrato nel 2019.

“Secondo Polar portal, in Groenlandia si sta registrando un importante scioglimento dei ghiacci. Sarebbe sufficiente a ricoprire la Florida con 2 pollici (5 cm) di acqua. Un evento non estremo quanto quello del 2019 in termini di gigatonnellate ma l’area di scioglimento è di poco più ampia rispetto a quella di due anni fa”

Il 2019, annus horribilis per i ghiacci della Groenlandia

Se l’estate 2021 si sta rivelando allarmante per lo stato dei ghiacci dell’isola, il 2019 è stato un annus horribilis a tutti gli effetti. Due estati fa la Groenlandia ha infatti perso 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio, riversando negli oceani una quantità di acqua sufficiente a sommergere la superficie della California di 1,25 metri (e l’Emilia-romagna di 23,5 metri). L’estate del 2019 ha rappresentato un record storico per la quantità di massa di ghiaccio andata persa dalla Groenlandia, mai registrata in valori simili dall’inizio delle rilevazioni. Sempre il Polar portal in quei giorni stimava che quasi il 60% della superficie complessiva dell’isola stesse sperimentando lo scioglimento di almeno un millimetro di superficie complessiva.

Nel XXI secolo potrebbe sciogliersi più ghiaccio rispetto a qualsiasi altro periodo del passato

Gli scienziati hanno provato a stimare quanto ghiaccio potrebbe sciogliersi da qui al 2100 e le stime sono tutt’altro che rassicuranti. In uno studio pubblicato su Nature, esperti provenienti da diverse università nordamericane hanno sviluppato un modello in grado di ricostruire (o perlomeno stimare) l’andamento dei ghiacci della Groenlandia tra il 12.000 avanti Cristo e il 2100 dopo Cristo. Secondo questi studiosi, intervistati da National Geographic, anche mantenendo un approccio estremamente conservativo tra il 2001 e il 2100 potrebbero sciogliersi 6.100 miliardi di tonnellate di ghiacci. Un valore paragonabile, anzi superiore, a quella che si ritiene l’erosione dei ghiacci dell’isola avvenuta durante i secoli dell’Orocene, il periodo caldo protrattosi tra i 10.000 e 7.000 anni fa.

Negli ultimi decenni condizioni sempre più sfavorevoli

Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è stato costante nel corso degli ultimi tre decenni, fatta salva qualche rara eccezione.

Secondo la stima pubblicata dalla European geosciences union la superficie di ghiaccio della Groenlandia si sarebbe ridotta di 3.902 miliardi di tonnellate tra il 1992 e il 2018 (342 miliardi in più o in meno per via dell’incertezza statistica). Stime del tutto sovrapponibili a quelle del gruppo internazionale degli studiosi dell’Imbie (sigla che in italiano è traducibile con un complicato “esercizio di intercomparazione del bilancio di massa della calotta di ghiaccio”) che nel 2017 avevano annunciato lo scioglimento di circa 3.842 miliardi di tonnellate.

La temperatura media registrata resta tra le variabili più rilevanti nel determinare lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia. Secondo una rilevazione dell’International journal of climatology quest’ultima è salita sensibilmente negli ultimi trent’anni, registrando nel sud dell’isola un incremento di 1,7 gradi celsius durante l’estate, di 2,7 gradi in primavera e di 4,4 gradi in inverno (la rilevazione autunnale è stata ritenuta non significativa ai fini statistici).

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