Salumi Dop e Focaccia di Recco… Matrimonio felice!

Di Giorgio Lambri 05 Marzo 2021 11:36

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Il Consorzio Salumi Dop a Recco

Che la focaccia (in generale) sia, al pari del pane casereccio, il partner ideale dei nostri “magnifici tre” (salumi Dop) è quasi scontato. Ma ora il matrimonio diventa ufficiale ed extraprovinciale: la provincia di Piacenza e i comuni di Recco, con Sori, Camogli e Avegno, si ritrovano uniti nel nome delle loro produzioni agroalimentari tutelate dall’Unione Europea: coppa, pancetta e salame Dop e la Focaccia di Recco col formaggio IGP. Una sinergia benedetta dal Ministero delle Politiche Agricole Direzione generale per la Qualità agroalimentare, che fa seguito alle collaborazioni scaturite dalla partecipazione dei salumi piacentini all’ultima edizione di Fattore Comune, l’evento che ogni anno il consorzio recchese dedica agli incontri fra produttori di DOP e IGP; e da quella della Focaccia di Recco a un Mare di Sapori, in piazza Cavalli.
I presidenti Maura Macchiavello – per il Consorzio della Focaccia di Recco – e Antonio Grossetti – per il Consorzio dei Salumi DOP Piacentini – si sono già trovati a Recco per costituire l’Associazione Temporanea che li vedrà in futuro impegnati in azioni volte alla sensibilizzazione del grande pubblico verso i propri prodotti attraverso strategie di informazioni, riprese video tv e spot radiofonici, comunicazione social, incontri con i media, show cooking, presentazioni e piccole conferenze.

Parte delle attività saranno sviluppate nei comuni della zona di produzione della Focaccia di Recco comprendendo anche Camogli, Sori e Avegno, direttamente nelle attività consorziate e certificate alla produzione IGP in abbinamento ai salumieri piacentini che porteranno dalla provincia di Piacenza coppa, pancetta e salame Dop. Nel frattempo a Recco, presso i banchi delle gastronomie dei panifici Tossini sono già arrivate le tre Dop piacentine, che i liguri mostrano di apprezzare in modo particolare.
Due i progetti comuni già finanziati dall’Europa con una mission e alcuni riferimenti ben precisi: sapori, profumi, storie e tradizioni fortemente ancorati ai rispettivi territori che trovano grazie ai loro confini geografici presupposti d’incontri e nuove occasioni di promozione e valorizzazione per diffondere al largo pubblico la rinomanza di queste prelibatezze gastronomiche italiane con l’obiettivo di incentivarne conoscenza e consumo.

L’dea è quella di “sposare” queste due eccellenze e i relativi Consorzi di tutela, che hanno tante similitudini ed un obiettivo comune: farsi conoscere e apprezzare anche al di fuori dei propri territori. In che modo? Ad esempio con una serie di incontri in ristoranti delle due province che coinvolgano “addetti ai lavori”, giornalisti, media blogger, influencer e tutti quei soggetti che possono contribuire alla causa comune. La focaccia di Recco, così come i nostri salumi, ha una storia antica: se ne segnala la presenza già all’epoca della terza crociata. Si narra che grazie alla possibilità di disporre di olio, formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di formaggio su una pietra d’ardesia coperta, venne “inventato” questo squisito prodotto gastronomico. La produzione è protetta e limitata da un marchio che delimita i già citati quattro comuni dove può essere realizzata (al di fuori si chiama focaccia con il formaggio).

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