Julien Temple a Torino: “Sono un regista musicale perché mi sono imbattuto nei Sex Pistols”

Julien Temple ama Torino. Infatti, è tornato a Seeyousound, festival che lo ha omaggiato con alcune opere cinematografiche dedicate alla musica, dai Clash ai Rolling Stones a “Never mind the baubles – A Christmas with Sex Pistols”. «Intanto, lasciatemi dire che sono sempre molto felice di tornare a Torino, città del cinema che ama il cinema». Il cinema e la musica, dato che Julien, londinese, classe 1953, è un regista diventato famoso per il film sui Sex Pistols “La grande truffa del Rock ‘n’ Roll” (1980) e per aver diretto numerosi lavori con i Rolling Stones, David Bowie, The Clash, Tom Petty, Duran Duran e molti altri.

Un altro focus dei suoi lavori sono le città musicali. Come mai?
«Ho studiato architettura e da sempre mi interessano le città. Londra o l’Havana, Ibiza, Rio, Detroit… mantengono e raccontano, attraverso la musica, la loro storia a livello emozionale. Piuttosto che la vita dei musicisti, ho raccontato le città a cui appartenevano passando attraverso la loro musica, che racconta con immediatezza il passato accompagnando le immagini».

Cosa pensa del rock revival, lei che ha vissuto l’epoca d’oro della musica anglosassone?
«Penso sia il segno del fatto che non si possa vivere senza conoscere il passato, anche artistico, e questo, secondo me, è l’unico modo per andare verso il futuro».

Quali sono le differenze con cui ha diretto film e videoclip?
«I videoclip musicali sono brevi film, devono colpire in pochi minuti chi li sta guardando. I tempi e lo stile di un film sono molto diversi. L’unica cosa in comune è la grande libertà creativa, soprattutto all’epoca in cui ho iniziato a lavorare io. Girare con grandi musicisti rendeva il tutto ancora più interessante. Le storie raccontate nelle canzoni potevano ovviamente essere narrate anche in un videoclip».

Il suo collega inglese Franc Roddam, il regista di “Quadrophenia”, a un certo punto ha ideato MasterChef, talent show culinario dal successo internazionale, e si è “ritirato”. Ha mai pensato di dedicarsi a qualcosa di più popolare ed economicamente più conveniente, oggi?
«No, non mi interessa affatto quel mondo, anche se riconosco che occorrono creatività e capacità per costruire e mantenere un format televisivo di ampio successo, duraturo nel tempo e in Paesi tanto diversi».

In un certo senso, non ha rinnegato il suo fortunato incontro con i Sex Pistols. I valori – o, per meglio dire, i non valori del punk le stanno ancora a cuore?
«Per prima cosa, sono stato fortunato ad essere il primo a vedere i Sex Pistols prima che tenessero il loro primo show, nel 1975. Londra, dalla fine degli anni Sessanta sino a metà degli anni Settanta, aveva una zona portuale desertica. Lì, camminando, un giorno ho seguito il suono che proveniva da un magazzino abbandonato. Sono entrato e ho visto un gruppo sconosciuto che stava massacrando un brano degli Small Faces, e questa era un’attitudine molto punk, che ho trovato subito interessante. Non avevo mai visto nessuno vestito come quei musicisti con la cresta nei capelli. Quando chiesi se potevo riprenderli, mi trattarono malissimo. Ma, tornato nella casa che occupavo insieme ad altri, esclamai: “Ho visto il futuro!”. Scoprii che si chiamavano Sex Pistols e andai a vedere i loro concerti. Decisi di fare un film su di loro, prendendo la cinepresa della scuola di cinema che avevo frequentato sino a quel momento. Non ci andavo più, ma mi ero volutamente tenuto le chiavi del laboratorio e, una domenica notte, feci entrare i Clash a suonare nella scuola per registrarli. C’era una guardia notturna, per distrarla lanciammo dei petardi dall’altro lato ed entrammo. Il mio stile, che poi utilizzai in molti videoclip, nacque da quel modo di agire. Credo di essere un regista con un’attitudine punk, anche se nel tempo sono cambiato. Sono fiero e felice di aver vissuto un periodo in cui i giovani si trovavano, suonavano e si muovevano per poter cambiare la società. Oggi? Sembra tutto molto più triste, inclusa la musica».

 

di Eleonora Bagarotti

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