Limitare il glutine: quali sono i vantaggi?

Molte persone si avvicinano a un’alimentazione priva di glutine per perdere peso e aumentare il loro livello di energia generale, evitando intolleranze e fastidi. Mentre alcune persone sono allergiche al glutine, altre persone optano volontariamente per una dieta gluten free, talvolta lamentando pesantezza e problematiche digestive connesse all’assunzione di alimenti gluten based.

Diversi studi scientifici, condotti dal Dr. Alessio Fasano della Harvard University, dimostrano che esistono una serie di disturbi correlati al consumo del glutine che vanno ben oltre la conclamata celiachia (allergia al glutine). Il glutine favorisce la produzione di sostanze che provocano una risposta immunitaria e infiammatoria cronica soprattutto nei soggetti geneticamente predisposti. Ma in misura minore può interessare tutti poiché le proteine del glutine non vengono sempre completamente digerite.

Tanti pensano che l’ingestione del glutine porti unicamente a problemi digestivi. Non è così. Il glutine può essere causa di altri sintomi definiti extra digestivi quali: dolori articolari, herpes, dermatiti, astenia, asma, disturbi neurologici e cognitivi (difficoltà di concentrazione, di memoria, lentezza mentale e abbassamento del tono dell’umore).

La domanda che ci poniamo è: se non si è allergici, si dovrebbe davvero optare per una dieta senza glutine?

Prima di prendere questa decisione, è importante che tu tenga conto di alcuni significativi fattori. Solo una volta sviluppata la consapevolezza di questi fattori, sarai in grado di decidere facilmente se optare per una dieta senza glutine o meno.

1. Se il motivo per cui ti approcci a una dieta senza glutine è la perdita di massa grassa, devi considerare che ci sono molti altri programmi di perdita di peso e diete che puoi seguire. Dovresti optare per una dieta senza glutine solo se sei intollerante al glutine o se senti che questo ti causa fastidi o problemi. Secondo alcune statistiche, solo l’1% della popolazione è intollerante al glutine. Ecco perché, se stai optando per una dieta senza glutine per perdere peso, forse dovresti ripensarci.

2. La maggior parte dei prodotti alimentari in commercio contiene glutine. Valuta che molti alimenti che consumi regolarmente sono costituiti da glutine. Questo include anche il grano e molti altri cereali. Inoltre, molti condimenti e spezie vedono la presenza di glutine. Quasi tutti gli snack, come le barrette energetiche, contengono glutine. Quindi, sii consapevole che sono molti i prodotti alimentari che non puoi consumare se decidi di approcciarti a una dieta senza glutine. Ti renderai ben presto conto che c’è una lista piuttosto lunga di prodotti da evitare. Questo è uno dei problemi principali quando si opta per un regime dietetico senza glutine.

3. Uno dei grandi vantaggi è che un’opzione del genere ti permetterà dj eliminare un sacco di cibo malsano (prodotti confezionati, dolciumi, prodotti da forno…). Quando opti per una dieta senza glutine, godrai di questo enorme beneficio. All’inizio non sarà facile, ma in meno di un mese avvertirai un senso di maggiore benessere, dato proprio dall’eliminazione di cibi zuccherini e grassi.

Quindi, invece di seguire solo il trend più in voga, raccogli quante più informazioni possibili sulla dieta senza glutine. Una volta che lo avrai fatto, ti renderai conto che non è così facile come sembra. In molti casi, scoprirai che ci sono altri piani dietetici che puoi usare per perdere peso in modo più efficace piuttosto che una dieta senza glutine. Indubbiamente, l’eliminazione del glutine ha benefici sulla riduzione dei livelli di infiammazione a livello articolare e organico. Spesso, specie in assenza di allergie, può anche funzionare la riduzione del glutine, al posto della sua completa eliminazione.

Inoltre, l’eliminazione inutile del glutine può fare male. Come ha scritto Mattia Cappelletti in un articolo pubblicato su Eurosalus nel 2019 dal titolo “Il glutine mi fa male. E se non fosse così?”, il valore predittivo di presumere “da soli” di avere sintomi correlati al glutine è di circa il 7%. Vuol dire che il 93% delle persone che lo fa da solo, sbaglia e rischia un danno. Nella stragrande maggioranza dei casi, “autodiagnosticarsi” delle presunte “reattività” agli alimenti, come quella al glutine, è di poco aiuto. Anche impostare diete di eliminazione conseguenti a queste “sensazioni” è inutile in quasi il 90% dei casi. Spesso, infatti, dimentichiamo che i prodotti senza glutine in commercio sono molto più raffinati e ricchi di grassi dei prodotti con glutine. Talvolta si rischia davvero di ottenere l’effetto contrario.

di Paola Miretta

 

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