Elezioni, la prima misura in caso di vittoria? Le risposte a “Doppio turno”

10 Giugno 2022 22:40

Quale sarebbe il primo provvedimento in caso di elezione alla guida della città? Domanda secca ai candidati a sindaco di Piacenza durante l’ultima puntata di “Doppio turno”, il format di Telelibertà curato dal direttore Nicoletta Bracchi e dal vicedirettore Michele Rancati in vista delle elezioni amministrative di domenica.

Maurizio Botti (Piacenza Rinasce) promette che si recherà nei quartieri “per chiedere alla gente cosa pretende”. Samanta Favari (Partito 3V) s’impegna a “dare supporto a chi è stato danneggiato dall’obbligo vaccinale”. L’esordio di Stefano Cugini (Alternativa per Piacenza) prevedrebbe “la riapertura del portone d’ingresso del municipio e di tutti i cancelli dei giardini Margherita, ma anche la riattivazione del consiglio comunale dei ragazzi e la promozione del turismo fluviale a Mortizza”. La prima misura di Corrado Sforza Fogliani (Liberali) consisterebbe in “un’attività eccezionale di manutenzione”. Katia Tarasconi (centrosinistra) vorrebbe “allestire un programma di sistemazione di strade e marciapiedi, ripristinare una regia pubblica dei servizi sociali e reintrodurre l’autobus gratis per gli over 70”. In caso di riconferma, Patrizia Barbieri (centrodestra) punta a “erogare contributi agli anziani in difficoltà“.

NUOVO OSPEDALE – Spazio poi al confronto su un tema cruciale per il futuro di Piacenza, quello del nuovo ospedale previsto nei pressi del carcere, all’esterno della tangenziale. “Serve più serietà – tuona il sindaco uscente Barbieri – non è vero che la modifica del terreno di costruzione non comporterebbe una variante urbanistica, anzi bisognerebbe approvare un accordo di programma con un progetto definitivo dal costo di circa 18 milioni di euro. Lo conferma una relazione degli uffici sottoscritta dalla Regione. Piacenza rischierebbe di perdere i suoi fondi”. Pronta la replica di Tarasconi: “L’area 6 scelta dal centrodestra non è disponibile, a causa di un ricorso in atto. Il progetto deve essere spostato su un terreno vicino, interno alla tangenziale. Un’opera di pubblica utilità su un sito già edificabile non necessita di una variante”.

Anche gli altri candidati a sindaco, ospiti dello spazio Rotative, hanno espresso la loro posizione. “Non ho ancora gli elementi per giudicare, anzi nessuno è in condizione di farlo. Più avanti, in presenza di certezze, mi informerò ed esprimerò la mia opinione”, dice Sforza. “Il sì al nuovo ospedale? Una decisione avventata. Nessun cittadino lo desidera”, afferma Botti. “Sì al nuovo ospedale – interviene Cugini – se rappresenta un’opportunità di sviluppo reale. Dico no invece se la struttura andrà a fagocitare la medicina territoriale. L’area 6 è sbagliata, bisogna dirottare il cantiere sull’area 5”. Favari boccia questa prospettiva in toto: “Per noi è più importante l’interesse del cittadino rispetto a quello del Comune. Nel progetto del nuovo ospedale c’è speculazione, il project financing infatti va a vantaggio del privato e non del pubblico. Perché devono essere i cittadini a pagare le scelte sbagliate?”.

LAVORI PUBBLICI – La puntata di “Doppio turno” ha sollecitato i candidati a sindaco anche in merito alla sistemazione di strade e marciapiedi. “I lavori pubblici concorrono allo sviluppo economico della città – rileva Cugini – occorre un confronto preventivo con gli abitanti. L’abbattimento delle barriere architettoniche è una priorità”. Secondo Sforza “è necessario proporre un piano di opere pubbliche basato sul criterio dell’utilità per Piacenza”. Tarasconi rimarca “i grossi ritardi nella costruzione del polo di protezione civile e nella manutenzione delle piccole cose”. Barbieri ricorda che “la nostra amministrazione comunale ha sistemato 250 strade e marciapiedi, oltre ad aver investito tre milioni di euro sull’edilizia scolastica, pur avendo ereditato una situazione pesante negli uffici e i blocchi ai cantieri imposti dalle norme anti-Covid”. Favari puntualizza che “i ritardi nel periodo del Coronavirus sono dovuti a precise scelte politiche”. A detta di Botti “la trasparenza nelle opere pubbliche è fondamentale, perché Piacenza non è un’isola felice”.

TASSE E IMPOSTE – Un altro capitolo, poi, è stato dedicato alle tasse locali. “Il ridimensionamento delle imposte è urgente – commenta Favari – oltre alla riduzione della pressione fiscale, però, bisogna impegnarsi sul rilancio delle attività commerciali e artigianali, martoriate dalle ultime scelte politiche”. Cugini propone “benefici fiscali per i locali che investono sul contrasto alle barriere architettoniche”. Sforza giudica “possibile e doverosa” la diminuzione delle tasse. “La giunta Barbieri ha aumentato le imposte”, conclude il candidato dei Liberali.

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