Test sierologici per studenti: in tre giorni a Piacenza effettuati oltre 1.200 esami, 44 positivi

23 Ottobre 2020 14:39

Sono 1.275 i test sierologici rapidi e gratuiti effettuati nelle farmacie piacentine in soli tre giorni (da lunedì 19 a mercoledì 21 ottobre) e oltre 18mila in regione, dall’avvio della campagna di screening, la prima a livello nazionale, per testare la diffusione del Coronavirus nelle scuole. Nel 97% dei casi (in numero assoluto 18.231) hanno dato esito negativo. A Piacenza sono risultati positivi 44 soggetti, il 3,5% di chi si è sottoposto all’esame. Di questi solo 25 con IgM positivi. Tutte le persone per cui è stata riscontrata una positività verranno sottoposte al tampone nasofaringeo dall’Ausl. Dei 1.275 che hanno effettuato il test, 719 sono femmine, 556 maschi di cui 711 genitori conviventi. Tra gli studenti il numero più significativo di chi ha aderito, si colloca nella fascia di età 14-18 anni e tra gli universitari.

L’iniziativa è destinata a un’ampia fascia della popolazione, naturalmente su base volontaria: tutti i bambini e ragazzi da 0 ai 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori, fratelli e sorelle, i nonni anche se non conviventi e gli altri familiari conviventi; ma anche gli studenti universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna.

“Parte dunque ad alta velocità la campagna che consente di capire, tramite un test eseguibile in soli 15 minuti, se una persona ha sviluppato gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta al virus SARS-CoV-2, e i primi risultati sono incoraggianti: solo 546 test (il 3% sul totale), su base regionale, hanno dato esito positivo e il Servizio sanitario regionale sta contattando telefonicamente tutti i cittadini risultati positivi per eseguire il tampone nasofaringeo di verifica, necessario per verificare se l’infezione è in corso e per stabilire la reale contagiosità della persona”- si legge in una nota diffusa dalla Regione.

“Questo primo bilancio- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- conferma la bontà della scelta fatta, che abbiamo voluto ulteriormente rafforzare estendendo anche ai nonni che si prendono cura dei nipoti pur non vivendo con loro la possibilità di effettuare gratuitamente il test. La recrudescenza della pandemia Covid-19 alla quale stiamo assistendo in tutto il resto del Paese impone provvedimenti che consentano il tracciamento tempestivo dei focolai che si possono attivare nelle scuole, negli ospedali, come negli altri luoghi di frequentazione comunitaria, per poter effettuare il tempestivo isolamento dei casi, scongiurando l’eventualità di restrizioni drastiche. Insieme alle farmacie continueremo a sostenere questo strumento rapido e gratuito, di fondamentale importanza per contenere l’attuale curva epidemica”.

LE FARMACIE ADERENTI- Continuano ad accrescersi le fila delle farmacie che hanno dato la propria disponibilità per l’effettuazione del test: sono già 884 su 1.366convenzionate, pubbliche e private, operative in Emilia-Romagna, e il numero è destinato a salire anche perché è possibile effettuare il test fino a giugno 2021. L’elenco è in costante aggiornamento e consultabile sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/sierologico-farmacie).

A Bologna sono 204 le farmacie che hanno aderito, oltre la metà di quelle presenti; a Modena 127 (63% del totale); Reggio Emilia 101 (66%); Ravenna 95 (86%); Parma 90 (63%); Forlì-Cesena 77 (66%); Piacenza 70 (71%); Rimini 61 (63%) e Ferrara 58 farmacie (45% del totale).

DOVE E COME EFFETUARLO – Il test sierologico individua gli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG che vengono prodotti in caso di infezione; non solo, racconta anche la storia del virus, consentendo di capire con chi, nel tempo, si è entrati in contatto. In caso di positività, i risultati dei test sierologici devono essere confermati dal tampone faringeo per verificare se l’infezione è ancora in corso. Il test per la conferma della malattia è a carico del Sistema sanitario nazionale ed è organizzato dalla Asl o dall’ospedale. Chi vorrà sottoporsi al test dovrà prendere appuntamento con il farmacista, con una raccomandazione fondamentale: chi è consapevole di aver avuto contatti recenti con persone positive al SARS-CoV-2 o accusa sintomi riconducibili alla malattia (febbre, problemi respiratori, tosse) non deve recarsi in farmacia per il test, ma contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia per evitare il rischio di diffondere il contagio.

GUARDA LE TABELLE

 

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà