Vampire Survivors, la piccola perla italiana è ormai adulta

Di Andrea Peroni 29 Settembre 2022 04:05

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Non se ne parla abbastanza, eppure è così: anche in Italia si sviluppano videogiochi. Potrebbe sembrare strano per qualcuno, potrebbe risultare una novità per altri, e invece l’industria videoludica ha affondato le sue radici anche nel nostro paese, e non sono poche le produzioni di spicco che hanno superato i nostri confini e si sono fatte un nome. La splendida avventura punta-e-clicca 2D The Wardrobe, chiaramente un omaggio a mostri sacri del passato come Day of the Tentacle o Monkey Island, è una di queste, ma le opere da citare sono tante e variegate, da Last day of June ad Assetto Corsa, passando per tutti i titoli dell’italianissima Milestone e l’imperdibile Mario & Rabbids: Kingdom Battle per Nintendo Switch di Ubisoft Milano, che quest’anno tornerà con il secondo capitolo Sparks of Hope tra poche settimane.

Nei meandri del web e di Steam, si aggira poi da inizio anno una piccola perla indipendente che sta meritatamente facendo parlare di sé, e che proprio oggi si aggiorna alla versione 1.0 uscendo dall’accesso anticipato. In questi mesi, nonostante fosse ancora una versione primitiva, Vampire Survivors ha comunque catturato l’attenzione di molti, noi compresi. Notando il clamore, abbiamo deciso di spendere i 2,39€ richiesti per partecipare alla versione attualmente disponibile su PC, e in effetti bisogna ammetterlo: nel suo apparentemente semplice quanto intricato concept, Vampire Survivors è davvero geniale, e i nuovi contenuti introdotti con il lancio completo giustificano anche il leggero sovrapprezzo – 4,99 euro, per la precisione.

Tralasciando il paradosso legato alla mancanza di una localizzazione italiana, incomprensibile se si pensa che la sola e unica mente dietro al progetto è il connazionale Luca Galante in arte Poncle che lo ha inoltre infarcito di riferimenti alla nostra cultura e a popolari meme entrati nell’immaginario, Vampire Survivors è strutturato come un’esperienza rapida e frenetica della durata massima di 30 minuti per singola run ma con una rigiocabilità elevatissima. Caratterizzato da una simpatica quanto elementarissima grafica in pixel art in due dimensioni, l’obiettivo dei quattro livelli disponibili nell’accesso anticipato, a cui si aggiungono alcuni gustosi extra, era quello di sopravvivere per mezz’ora ed eliminare quanti più nemici, prima che la partita si concluda automaticamente. Con la versione 1.0 arrivano anche i contenuti relativi alla storia, ma il concept di base, nella sua sostanza, non cambia.

Ragni, mantidi religiose, fantasmi e zombie: dal momento in cui inizia l’avventura di Vampire Survivors, orde di nemici intenzionati a fermare il prode protagonisti si faranno avanti (lentamente), e apparentemente l’eroe è chiamato a un solo compito: sopravvivere il più a lungo possibile. Fuggire senza lasciarsi intrappolare dalle orde infinite di ostili è uno dei modi per riuscirci, ma anche sfruttare gli attacchi automatici, che avvengono con cadenza regolare senza la pressione di alcun tasto, per fare piazza pulita di alcuni nemici è una mossa che risulta azzeccata, visto anche l’utilissimo drop delle gemme blu che aumentano l’esperienza dell’eroe facendo progredire livello e statistiche.

Per certi versi, Vampire Survivors ricorda le genuine esperienze da telefono cellulare degli anni ’90, apparentemente senza troppe pretese ma con una bella dose di sfida al loro interno. Con la sua natura roguelite, però, nasconde un’anima con il giusto tocco di profondità, riuscendo a instillare nella mente del giocatore il desiderio di voler superare i propri limiti e i propri record, arrivando a riprovare in continuazione l’esperienza. Lo sblocco dei contenuti del gioco riflette proprio la sua natura. Proprio come accade per altri roguelite ben più celebri, come il premiatissimo Hades di Supergiant Games, Vampire Survivors richiede pazienza, costanza, e perché no anche dedizione, senza ovviamente dover prendere il tutto come un lavoro ma come un piacere. E sono proprio le corde del piacere quelle che il gioco di Galante riesce a toccare, un’opera che con il lancio completo punta a stupire ancora di più un pubblico, specie internazionale, che ha già conquistato nel corso dell’anno.

Vedere per credere, non sono rari i video su YouTube dedicati a Vampire Survivors che hanno raggiunto milioni di visualizzazioni in questi mesi che sono trascorsi dalla sua uscita. Nella sua semplicità, il gioco tutto italiano ha fatto centro praticamente ovunque, forse proprio perché è stato in grado di dare quell’esperienza genuina quello che in molti cercavano: un gioco dal sapore antico, senza dover badare troppo al comparto grafico, alle animazioni, al ray tracing e a un sacco di altri paroloni.

 

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