Delitto del trolley, revocato l’isolamento a Grassi e Civardi

18 Novembre 2014 11:56

Omicidio del trolley

Revocato l’isolamento in carcere per Paolo Grassi e Gianluca Civardi, i due piacentini accusati dell’omicidio del professor Adriano Manesco, stordito, sgozzato e poi sezionato nella sua casa milanese di via Settembrini, il cui cadavere è stato poi sistemato in un trolley e gettato in un cassonetto vicino alla stazione di Lodi. Da qualche giorno è stata allentata la misura nei loro confronti, per cui i magistrati hanno deciso di trasferire Grassi dal carcere di Piacenza a quello di Parma: per ragioni di indagini, infatti, i due non si devono parlare e ovviamente se entrambi fossero rimasti alle Novate la possibilità che potessero comunicare tra loro in cortile o negli spazi comuni era molto elevata. “Un ragionamento comprensibile – afferma il legale di Grassi, l’avvocato Alessandro Stampais – ma che in concreto ci lascia tante perplessità sulle modalità che sono state seguite. A tutt’oggi né io né la famiglia abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale di questo spostamento, come invece previsto dalle procedure. Sottolineo poi altri due aspetti: c’erano delle strutture, tipo Lodi o Milano, più vicine alla famiglia e alla Procura di Milano che sta portando avanti le indagini; Civardi, poi, è di Fiorenzuola, quindi più vicino a Parma di noi: non sappiamo perché è stato scelto Paolo”.

Mercoledì sarà effettuato un nuovo sopralluogo disposto dalla Procura di Milano nella casa milanese di via Settembrini: gli inquirenti, che avevano già ispezionato l’abitazione nelle scorse settimane, andranno “a caccia” soprattutto di impronte digitali che potrebbero essere sfuggite nella prima fase.

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