L’operaio accusato di omicidio. Ricerche con pattuglie armate

02 Settembre 2019 15:10

A otto giorno dalla  scomparsa di Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli, spariti nel nulla domenica 25 agosto, le indagini hanno imboccato una svolta importante. Dopo sette giorni di intense ricerche – prima nelle zone di Gropparello e Sariano, e poi nel territorio di Morfasso, durante le quali centinaia di volontari coordinati dalla prefettura, oltre alle forze dell’ordine, hanno battuto palmo a palmo boschi, radure, anfratti, specchi d’acqua, casolari abbandonati, trovando un giaciglio di fortuna forse utilizzato da Sebastiani in fuga  – ieri lo stop, conseguente alla decisione della procura di non indagare più per sequestro di persona, ma per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

E’ questa l’accusa che ora viene mossa al tornitore 45enne di Carpaneto, che dopo aver lasciato varie tracce di sé nel pomeriggio di domenica 25 facendosi vedere in varie località a differenti ore del pomeriggio e della sera,  è svanito dopo essere stato avvistato per l’ultima volta verso mezzanotte mentre, zaino in spalla, si dirigeva a piedi verso Gropparello. E potrebbe essere proprio lui l’uomo che alcuni giovani hanno raccontato ai carabinieri di aver visto di notte mentre campeggiavano dalle parti di Carignone di Morfasso.

Una svolta nelle indagini che potrebbe essere legata ai primi risultati delle analisi svolte dai carabinieri del Ris di Parma nell’abitazione del 45enne in località Campo Grande di Carpaneto. Luogo nel quale oggi, lunedì 2 settembre, gli inquirenti effettueranno un nuovo sopralluogo.

In giornata si terrà anche un nuovo vertice in prefettura, durante il quale verranno stabilite nuove modalità di ricerca che probabilmente riprenderanno già oggi ma in modalità “protetta”, con la mobilitazione di un maggior numero di pattuglie di carabinieri.

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