Consegnate le onorificenze al merito della Repubblica, “simbolo di eccellenze”

02 Giugno 2021 19:06

Sono state consegnate nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno le onorificenze al merito della Repubblica Italiana. La cerimonia si è svolta in due momenti in Prefettura, per rispettare le normative anticontagio. Il prefetto Daniela Lupo ha aperto entrambe le cerimonie, osservando come si sia voluto comunque vivere un momento di festa, nonostante le difficoltà che ancora ci sono.

“Sono fiera di consegnare queste onorificenze a uomini e donne che hanno servito e che stanno servendo la comunità” sono state le sue parole.

“Orgogliosa di questi riconoscimenti alle eccellenze piacentini ma non solo: anche a persone che rappresentano la nostra comunità” ha spiegato il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, ricordando poi che l’Inno di Mameli che oggi ha invaso le ambasciate italiane nel mondo è stato suonato nel teatro Municipale dall’orchestra Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti.

Il concetto di “comunità” è ricorso sia nelle parole del prefetto che in quelle del sindaco, evidenziando che queste onorificenze vengano consegnate a persone simbolo delle varie categorie della comunità.

TUTTI I DESTINATARI DELLE ONORIFICENZE

E’ stata consegnata anche una medaglia d’onore alla memoria al figlio di un piacentino militare internato nei lager nazisti e destinato al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale, Eugenio Anselmi, deportato in Germania dal 11 settembre 1943 al 26 giugno 1945.

La cerimonia è stata accompagnata da un programma musicale elaborato dal direttore del Conservatorio Nicolini di Piacenza, ed eseguito dalle giovani flautiste del quartetto Nymphes, allieve del biennio accademico di secondo livello del Nicolini.

In collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, sono state coinvolte le scuole del territorio di ogni ordine e grado, che hanno realizzato prodotti multimediali. E’ anche grazie al loro contributo se oggi la sede della Prefettura è stata aperta per una visita virtuale (effettuabile collegandosi al sito della stessa) tra sale e affreschi, per condividere con i cittadini le bellezze di un palazzo che appartiene alla storia culturale e artistica piacentina e non solo, grazie al supporto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Parma e Piacenza e il Polo di Mantenimento Pesante Nord di Piacenza.

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