Vertenza Sereni Orizzonti, sindacati: “L’azienda sanerà le pendenze con i lavoratori”

08 Giugno 2021 16:19

Primi tavoli di conciliazione in prefettura in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dipendenti delle strutture per anziani di San Nicolò, Piacenza e Calendasco (attualmente chiusa) gestite dalla spa di Udine Sereni Orizzonti.

“Grazie a questa vertenza” – spiegano Giovanni Baiardi (Fp Cgil) e Roberto Roberti (Cisl Fp) – “l’Azienda si è resa disponibile a sanare nell’immediato tutte le pendenze relative al corretto riconoscimento delle ore lavorate e di tutti gli istituti contrattuali che, per una serie di errori da parte della stessa Azienda, non erano stati correttamente riconosciuti alle lavoratrici e ai lavoratori”.

“Davanti alla prefettura” – continuano i responsabili sindacali – “Sereni Orizzonti si è impegnata a migliorare l’organizzazione del lavoro, la gestione dei turni e la formazione dei responsabili di struttura. Non solo: si è impegnata a visitare le strutture aperte, Piacenza e San Nicolò, e illustrare ai lavoratori gli impegni assunti. Inoltre, altro grande risultato che rivendichiamo e sul quale vigileremo attentamente, l’Azienda ha dato la disponibilità ad iniziare una trattativa per definire i criteri per la riapertura della struttura di Calendasco”.

“Il tavolo vertenziale” – concludono Baiardi e Roberti – “verrà chiuso solo con la risoluzione di tutte le pendenze nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Ricordiamo che dal 2018 a oggi, anche grazie a una vertenza presso l’Ispettorato del Lavoro, Fp Cgil e Cisl Fp hanno ottenuto il corretto inquadramento del personale e la stabilizzazione di diversi precari. Nel 2019 l’intervento sindacale ha ottenuto la liquidazione di ore che non venivano riconosciute, mentre durante la prima ondata pandemica si era lavorato per la salute e sicurezza, riuscendo anche – grazie al supporto dei sindaci – a far inserire le strutture in un programma di tutela socio-sanitaria”.

La vertenza con Sereni Orizzonti interessa tutte le strutture sul territorio nazionale (a questo livello è programmato un incontro per il 18 giugno), anche per l’adozione di un nuovo Contratto Collettivo di riferimento sottoscritto dai sindacati più rappresentativi del comparto, ossia Cgil, Cisl e Uil.

 

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