Barriere architettoniche, Regione stanzia 10 milioni. A Piacenza 470mila euro

20 Settembre 2021 13:11

Una rampa di scale o anche un unico gradino, porte strette e spazi ridotti, mancanza di ascensore o montascale possono costituire un problema insormontabile per le persone con disabilità o anziane con difficoltà motoria o sensoriale: vere e proprie “barriere” che impediscono loro di condurre una normale vita quotidiana e sociale.

Un aiuto concreto a chi rischia di vivere isolato arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che per il 2021 ha stanziato complessivamente quasi 10,2 milioni di euro, tra risorse statali e regionali, per l’eliminazione e il superamento delle cosiddette barriere architettoniche negli edifici e nelle abitazioni private. A Piacenza arrivano fondi statali per 378mila euro e fondi regionali per 93mila.

Un pacchetto di risorse destinate ai Comuni ed Unioni per finanziare i lavori edilizi di miglioramento dell’accessibilità negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini, la cui ripartizione su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, è stata approvata dalla Giunta regionale in questi giorni; saranno poi i Comuni stessi ad assegnarle ai cittadini e alle famiglie residenti che ne hanno fatto richiesta.

Gli interventi ammessi al contributo sono opere edilizie per l’eliminazione delle barriere fisiche (adattamento dei servizi igienici, allargamento delle porte, eliminazione di gradini all’interno dell’abitazione), l’installazione di attrezzature per il superamento dei dislivelli (ascensori, montascale, pedane elevatrici) e per la sicurezza e fruibilità degli spazi (predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli).

Le richieste di contributi: come e a chi inviarle

La domanda di contributo per gli interventi utili a togliere gli ostacoli alla mobilità delle persone nelle case, deve essere presentata – entro il 1^ marzo di ogni anno – dalla persona interessata (o dal tutore o da chi ne esercita la patria potestà) al comune nel quale si trova l’immobile e nel quale egli risiede in modo abituale. L’abitazione non deve essere stata costruita o ristrutturata dopo l’11 agosto 1989.

L’entità del contributo viene definita sulla base delle spese effettivamente sostenute e comprovate. Se le spese sono inferiori al preventivo presentato, il contributo sarà calcolato sul loro effettivo importo. Se le spese sono superiori, il contributo sarà calcolato sul preventivo presentato. Eventuali acconti al fornitore delle opere possono essere pagati anche prima della presentazione della domanda per la concessione del contributo e godono del contributo.

Le graduatorie delle domande

Le graduatorie sono parallele: nella nazionale (4.018 domande attualmente presenti), finanziata con risorse statali, i criteri per la formazione della graduatoria sono la data di presentazione della domanda e la categoria di invalidità.

Hanno la precedenza le domande degli invalidi totali con difficoltà di deambulazione; nella graduatoria regionale (presenti 708 domande), finanziata dalla Regione nel 2013 per supplire alla mancanza di finanziamento per 14 anni del Fondo nazionale, i criteri per la formazione della graduatoria sono il valore del reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare dell’invalido e la categoria di invalidità. Hanno la precedenza le domande degli invalidi totali con difficoltà di deambulazione.

La ripartizione delle risorse del Fondo statale, per provincia

Le risorse del Fondo nazionale (8 milioni 247mila euro) sono state ripartite tenendo conto del numero di richieste presenti nelle graduatorie comunali. A Bologna vanno 1 milione 905 mila euro; Modena 1 milione 331 mila euro; Reggio Emilia 889 mila euro; Ravenna 838 mila euro; Rimini 825 mila euro; Forlì- Cesena 790 mila euro; Parma 678 mila euro; Ferrara 613 mila euro e Piacenza 378 mila euro.

La ripartizione delle risorse del Fondo regionale, per provincia

Sul totale della dotazione del Fondo per il 2021 (1 milione 922mila euro), la ripartizione tra le province, è stata effettuata sulla base del numero di richieste ammesse nella graduatoria regionale, ed è la seguente: Forlì-Cesena 379mila euro; Rimini 297mila euro; Ravenna 296mila euro; Bologna 259mila euro; Reggio Emilia 217mila euro; Modena 163mila euro; Parma 135mila euro; Piacenza 93mila euro e Ferrara 83 mila euro.

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