Val Trebbia, da Cassolo al Lenzino: cantieri e analisi in corso sulla Statale 45

03 Febbraio 2022 09:48

Lavori in corso sulla Statale 45. Il primo stop lo si incrocia, da Piacenza, appena prima di Cassolo, sul lungo ponte alle porte di Bobbio, superata Perino. Qui sono in corso analisi per capire come stia il viadotto, in via prudenziale. Si procede poi, sempre lungo la Statale 45: a Bobbio, nei pressi della statua di San Colombano, è in corso una robusta pulizia del fronte terroso sopra la strada: gli alberi pericolanti vengono tagliati. Si procede poi verso Ottone, e alla “curva della mondine”, vicino a San Salvatore, finalmente il senso unico alternato è motivato dal cantiere, non più dalla pericolosità della strada. Marsaglia: altro semaforo, sull’unico ponte del Piacentino che fu progettato dall’ingegner Riccardo Morandi. Dopo il crollo del vicino ponte Lenzino, il 3 ottobre 2020, erano partiti i test per capire quali ponti fossero insicuri, e quello di Marsaglia era stato bocciato alle analisi. Si è proceduto per senso unico alternato quasi un anno, poi sono partiti i lavori che andranno a rinforzare i piloni del viadotto (un milione e 200mila euro di interventi, compresa la ripavimentazione). E ancora più in su – dove sono evidenti i benefici dai lavori conclusi lo scorso anno per allargare in alcuni punti la carreggiata della strada, con nuove barriere e asfalti – dopo un altro intervento in corso per risanare una cunetta a lato strada, si arriva a Lenzino, dove l’area del ponte crollato e del guado inaugurato a luglio non è abbandonata a se stessa, ma ci sono tecnici e operai impegnati a pulire la zona delle rovine. A sinistra, guardando verso monte: il pilone rimasto in piedi dopo il crollo non è più collegato al pezzo di strada  “sopravvissuto”, ma è isolato, forse in vista del definitivo abbattimento com’è stato ipotizzato nel progetto di Anas concordato con i sindaci e sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale proprio in queste settimane, in attesa del parere. C’è ancora invece il pezzo di strada a destra, e qui il pilone è completamente “incerottato”, c’è una impalcatura, in linea anche in questo caso con il progetto che qui vorrebbe la realizzazione di un punto panoramico conservativo del ponte voluto a fine Ottocento, bombardato più volte durante la seconda guerra mondiale, ricostruito, oggetto di più asfaltature, poi crollato. Altre analisi sono state fatte nel frattempo, a monte, per capire se il punto di arrivo della nuova strada sia conforme alla sicurezza.

ALTRI DETTAGLI NELL’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTA’

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