Trasloco Tramello, centrodestra insorge: “Patelli non ha coinvolto il consiglio”

06 Luglio 2023 11:13

Ieri l’annuncio che nell’ex caserma di viale Dante nascerà il campus del Tramello. Un’opera da 10 milioni. Ma per Massimiliano Morganti di Fratelli d’Italia il progetto non è mai stato presentato al consiglio provinciale. E anche i consiglieri leghisti Federico Bonini e Giampaolo Maloberti insorgono contro la presidente dell’ente.

“Apprendo da fonti stampa, in barba al clima da, tutti insieme appassionatamente, che il centrodestra, forte di 7 consiglieri provinciali su 10, ha tenuto per non paralizzare l’ente provincia, di una variazione di bilancio draconiana in arrivo per finanziare interventi che attengono al trasferimento della attuale sede dell’Istituto Tramello di Piacenza alla ex Caserma dei Vigili del Fuoco di viale Dante” – lo scrive in una nota il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Morganti, che prosegue evidenziando “come sia assolutamente rispettabile immaginare di valorizzare gli istituti del capoluogo ma, prima di farlo, sarebbe valsa la pena di stilare una gerarchia di priorità. Risulta infatti incomprensibile a chi scrive come la Provincia chieda, a fronte dell’aumento delle domande di iscrizione nei poli scolastici di istruzione superiore degli altri comuni al di fuori del capoluogo, di mettere a disposizione immobili di proprietà degli enti locali (è il caso di Fiorenzuola), mentre si investano milioni di euro per il trasferimento di strutture che allo stato attuale risultano comunque nella loro piena funzionalità”.

“Auguro quindi –continua Morganti – alla presidente della Provincia, e a chi per lei, che questo colpo di teatro possa trovare un vasto consenso tra i banchi del consiglio provinciale. Ritenere tuttavia, senza avere mai illustrato uno straccio di progetto o un quadro economico anche solo indicativo, di avere una frotta di mani alzate, rappresenta un errore di valutazione che esula dalla malafede e sfocia nel dilettantesco”.

I consiglieri provinciali Federico Bonini e Giampaolo Maloberti, la
componente leghista del centrodestra che “rappresenta la maggioranza in consiglio
provinciale” esprimono -tramite una nota- il loro disappunto per aver appreso dalla stampa il contenuto di una significativa variazione di bilancio per finanziare il
trasferimento della sede del Tramello presso l’ex caserma dei Vigili del
Fuoco in viale Dante, a Piacenza. “Senza voler entrare nel merito tecnico e strutturale dell’opera, anche perchè non essendo stati minimamente coinvolti non potremmo farlo, siamo profondamente contrariati dal modus operandi della presidente Monica 
Patelli. Abbiamo appreso dagli organi di informazione che l’ex caserma,
inutilizzata da anni, possa diventare la sede di una nuova scuola. Stiamo
parlando di un investimento di 9,3 milioni di euro, una variazione di
bilancio notevole. E’ semplicemente assurdo chiederci di votare un
provvedimento senza averlo condiviso, forse la presidente non ha
considerato che noi siamo una maggioranza che esprime sette voti e lei che
amministra in minoranza ne ha tre. Oltre ad essere una questione puramente
matematica si tratta di una questione di rispetto istituzionale.
Ci spiace constatare come questi atteggiamenti da parte della presidente
non siano nuovi e già in altre occasioni abbiamo fatto presente il nostro
disappunto. Ad esempio, era stata concordata una certa linea di condotta
per affrontare il problema della peste suina in occasione della visita del
Commissario Vincenzo Caputo, con la fattiva collaborazione della polizia
Provinciale era stato redatto un documento per rendere la caccia al
cinghiale piu’ efficace e contenere il pericolo relativo alla diffusione del
virus; la presidente dopo un confronto con i responsabili regionali ha
disatteso gli accordi a scapito del territorio. Il nostro atteggiamento di questi mesi è sempre stato molto responsabile, ma se qualcuno pensa sia scontato il nostro voto favorevole in consiglio provinciale su qualsiasi cosa, a prescindere dalle modalità con le quali vengono portati i provvedimenti in aula, si sbaglia di grosso, e se ne
assumerà la piena responsabilità. Di fronte a tutto ciò – concludono i consiglieri leghisti – ci sorge spontanea la domanda se la presidente è consapevole di governare in minoranza. Valuteremo il nostro voto relativo ad ogni provvedimento nell’interesse
del territorio ma senza accettare posizioni preconfezionate dal presidente e
dai suoi luogotenenti.

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